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Quirinale, Feltri “affossa” Berlusconi e fa una previsione: “Nelle democrazie succede…”

14/01/2022 13:30

Con il suo solito sottile humour, paragonabile a delle punture di spillo – che lì per lì non senti niente, ma poi avverti l’effetto – Vittorio Feltri è intervenuto su Radio 102.5, al programma condotto da Massimo Giletti, Luigi Santarelli e Stefania Iodice per parlare, tra le tante cose, delle imminenti elezioni del nuovo presidente della Repubblica. Chi sarà il successore di Sergio Mattarella? Chi siederà al Quirinale? Il direttore di «Libero» ha le idee chiare a riguardo: non solo ha “affossato” il sogno di Berlusconi, definendolo “impossibile”, ma si è lasciato andare ad un pronostico.

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Vittorio feltri

Quirinale, Feltri “affossa” Berlusconi e fa una previsione: “Nelle democrazie succede…”

La corsa per il Quirinale è nel vivo. Silvio Berlusconi ci crede, spera di succedere a Sergio Mattarella. Ma il centrodestra è davvero così compatto? “Non conosco queste vicende dall’interno, è difficile esprimere un’opinione. Credo che mandare Berlusconi al Quirinale sia un’operazione più che altro impossibile, perché non mi pare che ci siano i voti a sufficienza per un’operazione simile”, ha dichiarato Vittorio Feltri oggi, venerdì 14 gennaio 2022, a Giletti 102.5 su Rtl. “Questo signore ha 85 anni, ha l’età dei datteri, che non sono pochissimi, arriverebbe a fine mandato a 92 anni”, ha sottolineato il giornalista bergamasco. Feltri ha fatto poi una previsione: “Sono convinto che invece sarà Draghi al colle perché non è vero che si debbano sciogliere le camere in questa eventualità, perché toccherebbe comunque a Draghi indicare il nuovo capo del Governo, sceglierebbe presumo una persona che gli garantisca continuità alla politica di Palazzo Chigi che è stata attuata finora. Tra Romano Prodi e Berlusconi non c’è differenza. Perché Prodi può andar bene e Berlusconi no?”. 

draghi Berlusconi

Il direttore di «Libero» si sbilancia

Berlusconi si è messo per traverso però, dicendo “se Draghi va al Quirinale andiamo al voto”. Qualcuno in studio gliel’ha fatto presente. Feltri ha avuto una risposta anche su questo: “Non è un guaio andare alle elezioni. Nelle democrazie succede di votare. La costituzione prevede che il premier possa essere scelto da un cittadino qualsiasi, come è accaduto per Conte, Draghi e Ciampi. La stessa cosa vale per il Quirinale: se la costituzione prevede che debba essere eletto dal Parlamento, è chiaro che il popolo non serve”, ha concluso il fondatore di «Libero». Leggi anche l’articolo —> Berlusconi, “l’operazione scoiattolo” e la chiamata (inutile) alla no vax Granato

feltri