Luca Zaia si riconferma governatore. Non è ancora terminato lo scrutinio delle schede, ma ormai il risultato è ovvio: con oltre il 75% dei consensi il leghista ha vinto le elezioni regionali in Veneto. Era un successo previsto, sostenuto dagli exit poll e confermato poi dalle prime proiezioni. Si può dire che non sia esistita alcuna sfida: il candidato di centrosinistra, infatti, Arturo Lorenzoni, si è fermato attorno al 16,8%. Enrico Cappelletti, del Movimento 5 Stelle, invece ha raccolto circa il 3%.
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Elezioni regionali Veneto, Zaia guadagna il 75% dei voti
Per tutta la campagna elettorale il candidato leghista è stato dato come il favorito alla vittoria delle elezioni regionali. Insomma, era una partita a dir poco scontata. Sicuramente, come hanno sottolineato i sondaggi degli ultimi mesi, il suo apprezzamento e la fiducia nei suoi confronti è cresciuta grazie alla gestione dell’emergenza coronavirus. Un dato interessante però è emerso dallo scrutinio, ed è la preferenza verso le liste. Zaia presidente, infatti, ha raccolto finora il 47,4% delle preferenze, mentre quella della Lega solamente il 14,4%. Fratelli d’Italia, poi, ha contribuito con l’8,8%, Forza Italia con il 2,9% e la lista Veneta Autonomia con il 2,0%.
Con questo risultato Zaia conquista ancora più posto all’interno della Lega. Ormai è noto che, come politico, sta acquisendo sempre più riconoscimento. E questo sta succedendo a scapito del leader Matteo Salvini. Zaia, infatti, si può dire che oggi sia considerato come un’eventuale minaccia alla leadership di Salvini. Per questo la sua vittoria, così schiacciante anche in termini di liste, potrebbe creare qualche malcontento. Sentimento che, ovviamente, Salvini eviterà di palesare.
Veneto, affluenza del 61,20% alle urne
L’affluenza alle urne in Veneto per le votazioni delle elezioni regionali e del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari è stata del 61,20%. Un buon numero, considerando che ai cittadini è stato chiesto di esprimere il loro voto in piena emergenza coronavirus. La vittoria di Zaia comunque è stata da plebiscito. Il candidato del Partito Democratico Arturo Lorenzoni, tra l’altro, è stato costretto a ridimensionare la sua campagna elettorale dopo aver scoperto di essere positivo al Covid. In ogni caso, probabilmente, il risultato non sarebbe stato molto diverso, vista la differenza di percentuale tra i due sfidanti. >>Tutte le notizie di UrbanPost