Ieri, martedì 22 marzo 2021, il programma televisivo Porta a porta ha ospitato la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. Bruno Vespa ha intervistato la Casellati sui temi più attuali legati alle conseguenze della pandemia. La presidente si è soffermata anche sulla condizione della donna, dall’emancipazione nella politica alla situazione familiare con il Covid.
Elisabetta Casellati vaccino e lavoro
La presidente del Senato ha ribadito l’importanza di dare un aiuto alle imprese, soffocate dalla pandemia. “Oggi la sfida vera è mettere i soldi nelle tasche degli italiani, la formula e la scommessa è lavoro, lavoro e ancora una volta lavoro. Il decreto Sostegno è un aiuto, occorre però che in prospettiva ci sia un progetto a largo respiro per riprendere tutte le attività economiche senza burocrazia, senza vincoli, e bisogna riaprire i cantieri”.
In merito al piano vaccinale, la Casellati ha parlato della necessità di velocizzare la procedura che è l’unico modo per garantire un ritorno alla normalità. La presidente ha sottolineato che ci sono stati gravi “ritardi dovuti a gravi disguidi di carattere organizzativo, bisogna rimediare subito perché i dati parlano chiaro, non vaccinare gli ultra ottantenni significa più morti e più ricoveri in terapia intensiva. Oggi siamo di fronte a una delle più grandi campagne vaccinali di massa che sono capitate in una crisi di governo, quindi bisogna correre. Il successo della campagna vaccinale può riportare l’Italia alla normalità. Se mi sono vaccinata? No, aspetto che mi chiamino”.
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Elisabetta Casellati partito e condizione delle donne
La presidente ha anche parlato di temi più legati alla politica. In particolare ha espresso il suo dissenso verso chi passa da un partito all’altro, sottolineando la sua coerenza e lealtà verso Fratelli d’Italia. “Non amo i cambi i casacca, io non ho mai cambiato dal ’94 a oggi. Il gruppo Misto è nato con 12 senatori, oggi ne ha 39. Fratelli d’Italia sta dimostrando di avere un atteggiamento consapevole. Fa opposizione dove ritiene inadeguati i provvedimenti, non fa opposizione a prescindere”.
Durante la sua carriera, iniziata nel 1994, la senatrice ha apprezzato l’aumento del numero di quote rosa in politica. Agli esordi della senatrice le donne erano solo il 7% mentre ora il 35%. La presidente ha definito l’incremento “un salto di emancipazione femminile positivo”. Per quanto sia positivo che le donne abbiano di fatto maggiore potere decisionale, d’altra parte la Casellati ha ricordato che la vera sfida per il mondo femminile è un’altra. La vera battaglia sta nella vita di tutti i giorni. “Tra casa, professione, figli che non sono a scuola, anziani da seguire, la donna ha il peso di tutto. Le donne sono quelle che hanno pagato il prezzo più alto per il Covid”.>>Tutte le notizie