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Embraco di Chieri, arrivano le lettere di licenziamento: da luglio in 400 senza lavoro

03/05/2021 15:05 - Aggiornamento 03/05/2021 15:06

Embraco Chieri ultime notizie licenziamento per 400 lavoratori dal 22 luglio. Sono in arrivo le prime lettere di licenziamento ai 400 lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri (Torino), azienda già parte del gruppo Whirlpool e al centro di un tentativo di salvataggio con l’intervento del Mise, tuttora in alto mare. Lo rendono noto i lavoratori stessi. La cassa integrazione sarà in vigore fino al 22 luglio, dopodiché gli addetti dello stabilimenti si ritroveranno senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.

Embraco Chieri ultime notizie licenziamento

Embraco Chieri ultime notizie licenziamento: la conferma da fonti sindacali

La notizia è arrivata nella tarda mattinata di oggi, lunedì 3 maggio 2021, da fonti sindacali. Nella missiva di ”comunicazione di recesso del rapporto di lavoro’ inviata si legge a firma del curatore fallimentare  che ”stante l’approssimarsi del termine di cassa integrazione straordinaria per crisi per cessazione di attività autorizzata sino al 22 luglio 2021, la curatela si è vista costretta ad avviare la procedura di licenziamento collettivo”

”Detta procedura – prosegue la lettera – si è esaurita lo scorso 26 aprile con la conferma dei provvedimenti e l’impossibilità di ricorrere a misure alternative”, pertanto la lettera si conclude con il curatore che sottolinea: ”mio malgrado le comunico il recesso del rapporto di lavoro a far data dal 22 luglio 2021”.

Il sindacato Uil: “Urgente più che mai la costituzione della newco Italcomp”

“Apprendiamo dai lavoratori che stanno arrivando le lettere di licenziamento, di certo la curatela non ha perso tempo. Anche per questo è sempre più urgente la costituzione della newco Italcomp, unico strumento a disposizione per garantire il futuro e l’occupazione dei 400 lavoratori ex Embraco”, commenta Vito Benevento, segretario organizzativo della Uilm Torino.

Per il salvataggio della ex Embraco si sta lavorando da tempo ad una newco, la Italcomp. “Un progetto di politica industriale, uno dei rarissimi nella storia recente dell’economia italiana. Ma che per la malefica congiuntura astrale della pandemia, della crisi di governo e di una nuova maggioranza tanto eterogenea quanto inconciliabile nelle sue dinamiche interne, rischia di restare solo sulla carta”, scriveva solo due giorni fa La Repubblica. Ci sarebbe lo “scarso entusiasmo” sul progetto del neo-ministro Giorgetti oltre ai nodi irrisolti sulla compagine, come emerso dall’ultima riunione al Mise. E questo nonostante al Mise ci sia ancora come sottosegretaria Alessandra Todde (M5S come l’ex titolare del dicastero Patuanelli) che aveva disegnato insieme al commissario straordinario di Acc, Maurizio Castro, il progetto Italcomp.

Ora con l’arrivo delle lettere di licenziamento il governo tramite il ministero dello Sviluppo Economico cercherà di intervenire in extremis? Gli interrogativi aperti sono ancora molti, mentre è certo che dal 22 luglio prossimo 400 persone saranno a casa, senza lavoro e senza stipendio.