Empolese Valdelsa zona rossa da lunedì 22 marzo 2021. A dare la notizia in un post su Facebook, il sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini: «Nella riunione di ieri sera, finita molto tardi, il presidente della Toscana Eugenio Giani ci ha comunicato che, considerando le zone dei distretti sanitari come omogenee, da lunedì saremo in zona rossa».
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Empolese Valdelsa zona rossa da lunedì 22 marzo: strutture sanitarie in affanno
Come riporta “Il Tirreno”: “L’intero territorio della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa da lunedì 22 marzo sarà zona rossa. Quindici comuni tra le province di Firenze e Pisa, per un totale di oltre 240 mila abitanti, rispetteranno le restrizioni massime previste dal DPCM nel tentativo di ridurre il tasso di contagio che oggi supera i 435 casi ogni 100mila abitanti (la soglia di allerta per passare in zona rossa è fissata a 250), con punte in alcuni comuni del Comprensorio del Cuoio, già in zona rossa da una settimana, superiori a quota 600”.
Il sindaco di Montespertoli non ha nascosto, tra l’altro, il proprio disappunto dal momento che il suo Comune ha i dati più bassi di tutta la zona. «Non ce la meritiamo», ha scritto sui social Mugnaini. «Questa zona rossa non ce la meritiamo perché siamo il comune con il tasso di contagi più basso di tutta l’area. Ben al di sotto della soglia critica. Abbiamo migliorato più di tutti la nostra situazione e non abbiamo nessuna classe delle nostre scuole in quarantena. Sono amareggiato, come tanti di voi, perché potevamo continuare così, con molti sacrifici ma senza bisogno di ulteriori restrizioni», ha spiegato il primo cittadino. Notizia che è stata poi confermata dal presidente dell’Unione dei Comuni, il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, che ha spiegato che anche la zona del Cuoio sarà confermata in zona rossa. Stessa sorte per il Comune di Barberino-Tavarnelle, al confine con la Valdelsa. Da lunedì saranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Spinelli: «Sistema sanitario? Una situazione veramente soffocante»
La scelta del governatore Giani, condivisa dai sindaci, è quella di seguire le ultime indicazioni del decreto ministeriale, che non ragiona più soltanto in termini di regioni e province. «Per abbassare la curva contagio serviva un provvedimento per l’intera area oggi nella situazione in cui ci troviamo non ha più senso fare valutazioni per singoli comuni», ha dichiarato il presidente della SdS Spinelli.
La zona rossa nasce anche dal sistema sanitario in affanno: «Una situazione veramente soffocante, che dobbiamo migliorare a tutti i costi. Se la pressione sulle nostre strutture non diminuisce il rischio di non poter curare le persone potrebbe diventare veramente concreto», ha chiarito sempre Spinelli. Leggi anche l’articolo —> Norvegia, Svezia e Danimarca continuano la sospensione di AstraZeneca