Eolie, a Vulcano è vietato dormire la notte. Ma in che senso? Il sindaco Marco Giorgianni ha avviato un provvedimento che sarà in vigore per un mese, dalle 23 alle 6 del mattino. Nella zona di Porto Levante e dintorni, per un perimetro di circa 6 chilometri. Ma adesso vi spieghiamo in che senso. (Continua dopo la foto)
Sono più o meno 250 le famiglie che hanno dovuto fare i bagagli e trasferirsi per evitare il rischio di respirare nella notte anidride carbonica e altri gas. Una migrazione di massa a Piano, Gelso e Vulcanello che da ricercatori e Protezione Civile sono ritenute “sicure”. Nella zona rossa in diurno si procede normalmente, aperti anche bar e negozi. Stop allo sbarco di turisti, per i successivi 30 giorni, l’accesso garantito ai pendolari che arrivano sull’isola per lavoro. Gli esperti dell’Ingv hanno accertato che “il flusso di Co2, i cui valori sono stati acquisiti in automatico dalla rete Vulcanogas, continuano ad essere elevati”. (Continua dopo la foto)
Eolie Vulcano in zona rossa, 250 le famiglie costrette a trasferirsi
Il sindaco: “Noi abbiamo un dato complessivo di immissione in atmosfera, che è di 480 tonnellate giornaliere di CO2 (il valore normale è di 80, ndr), un dato certamente preoccupante”, dice il primo cittadino di Vulcano, Marco Giorgianni. “Non sappiamo, però, qual è la ricaduta sul territorio: se questa quantità si distribuisce su un chilometro quadrato è una cosa, se su una porzione di 5 chilometri quadrati un’altra”, aggiunge. “Nell’attesa di conoscere anche questo valore, ed è un aspetto di cui si occupa la comunità scientifica e per il quale ci vorrà circa un mese, in via prudenziale abbiamo ritenuto che fosse opportuno spostare durante la notte i cittadini che vivono nella zona ‘rossa’“. E allora come mai durante il giorno le attività proseguiranno regolarmente? “Gli studi scientifici hanno dimostrato che questo gas si concentra tra gli 80 centimetri e un metro da terra, è un gas pesante che ha come effetto quello di ridurre la quantità di ossigeno, quindi di rendere più difficile la respirazione. Da qui il rischio di non accorgersene durante le ore notturne mentre si dorme“. L’ordinanza prevede anche la possibilità per chi risiede nei piani superiori al pianoterra di restare nelle proprie abitazioni, “previa verifica e attestazione delle condizioni di sicurezza, da parte delle autorità competenti”. “A Vulcano si contano sulle dita di una mano le case che si trovano al secondo piano – spiega Giorgianni -. Si tratta di un numero limitatissimo di casi e a ogni modo prima essere autorizzati a restare saranno effettuate misurazioni per escludere ogni rischio”.
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