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Tutti gli errori della Lombardia nella trasmissione dei dati Covid: cosa è successo

29/01/2021 15:35

Covid Lombardia: dopo la polemica per la zona rossa scattata “per sbaglio”, l’Istituto Superiore di Sanità ha denunciato le imprecisioni dei tecnici lombardi. Per ben 54 volte l’Iss ha segnalato errori nel report consegnato dalla Regione Lombardia. Il dg Welfare: “Era facoltativo”.

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Lombardia covid

Covid Lombardia: polemica tra Regione e Ministero della Sanità

A gennaio, la Lombardia si è trovata in zona rossa per un errore di calcolo dell’Rt, (l’1,4 calcolato contro il reale 0,8). E’ subito scoppiata la polemica, alimentata sia dalla Regione che dall’Istituto Superiore di Sanità. In seguito ai ripetuti tentativi della Lombardia di far ricadere ogni colpa sull’Iss, l’istituto ha denunciato le “incompletezze e/o incongruenze” nei report inviati dalla Lombardia. Per 54 volte l’Iss ha segnalato ai tecnici della Regione lo stesso errore. Il completamento impreciso o incoerente della colonna dello “stato clinico” del contagiati, da compilare nel report. Si tratta della sezione in cui i tecnici delle regioni devono indicare quante persone sono sintomatiche, con data di inizio dei sintomi, e quante asintomatiche. Nel periodo dal 13 dicembre al 13 gennaio 2021, scrive l’Iss, questa carenza di è riscontrata “nel 50,3 per cento dei casi”. L’ultima, in data 7 gennaio.

Trivelli: “Dati facoltativi, non necessari al calcolo dell’Rt”

“Il problema della compilazione del campo “stato clinico” è noto da tempo, l’avevo segnalato in primavera dopo aver analizzato i dati di aprile”, spiega a Fanpage.it il consigliere regionale Michele Usuelli (+Europa/Radicali). Michele Usuelli da mesi chiede che la Regione renda pubblici i dati, appello che è rimasto inascoltato, e che l’ha portato ad inginocchiarsi al Pirellone per domandare ancora una volta la pubblicazione dei dati disaggregati, per il bene pubblico. “L’Iss ha fatto notare in diverse occasioni queste mancanze, ma la Lombardia spesso non ha nemmeno risposto”, prosegue Usuelli. Il dg Welfare della Regione Lombardia, Marco Trivelli, nei giorni scorsi ha ammesso che  non sempre il campo è stato compilato a causa del numero molto alto di casi. Precisando però che quel parametro “era facoltativo” e non sarebbe stato indispensabile al calcolo dell’Rt. “Non esistono campi facoltativi in un’indagine epidemiologica, questo lo potrebbe dire qualsiasi studente di Medicina. Il punto è che sono stati fatti degli errori nella raccolta dei dati e ora non lo vogliono ammettere“, conclude il consigliere. >> Tutte le news 

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