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Esplode in aula il power bank: sette studenti intossicati a Napoli

07/10/2024 12:26
esplode power bank a scuola

Paura in una scuola superiore di Napoli, dove un power bank del cellulare è esploso in classe, provocando l’intossicazione di sette studenti. Tra questi, due sono stati trasportati al pronto soccorso in condizioni più gravi. L’incidente è avvenuto il 4 ottobre al Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Elio Vittorini” nel quartiere Arenella. Il personale del 118 è intervenuto immediatamente con bombole per l’intossicazione da fumo, mentre l’aula è stata evacuata per precauzione. Per fortuna, non ci sono state conseguenze più serie, ma il panico tra gli studenti è stato inevitabile. Approfondiamo la vicenda.

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Studenti al Pronto Soccorso

Secondo le prime ricostruzioni, il power bank, un dispositivo portatile per ricaricare il cellulare, si trovava all’interno di uno zaino di plastica appartenente a una studentessa. Improvvisamente, il dispositivo è esploso, causando un incendio nello zaino. La plastica bruciata ha rilasciato fumi tossici nell’aria, che hanno rapidamente invaso l’aula. Sette studenti sono rimasti intossicati dai fumi e due di loro hanno avuto bisogno di assistenza medica in Pronto soccorso. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Un incidente raro, ma possibile”

La dirigente scolastica del Liceo, Donatella Mascagna, ha rilasciato una dichiarazione a Fanpage: “Si è trattato di un guasto al power bank di un telefonino contenuto in uno zaino. L’intossicazione da fumo è stata provocata probabilmente dal fatto che questo dispositivo ha preso fuoco, si è incendiato all’improvviso, cosa rara ma che sembra possa capitare, all’interno di uno zaino di plastica”. Mascagna ha precisato che gli studenti sono stati immediatamente evacuati e il 118 è stato allertato per sicurezza. La dirigente scolastica ha anche sottolineato come un simile episodio sia difficile da prevenire: “Non possiamo dire ai ragazzi non portate i power bank negli zaini. Ma sicuramente è una cosa che tutta la scolaresca dovrebbe sapere, che è un pericolo che si può correre, come può accadere anche per le batterie dei cellulari, oltre che con i power bank. È stata una cosa del tutto casuale”, conclude Mascagna.

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