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Esplosione Beirut, preoccupazione per i bambini: «Quello che è successo supera ogni immaginazione»

07/08/2020 11:45 - Aggiornamento 07/08/2020 11:50

Esplosione Beirut Ultime Notizie – Venerdì 7 agosto. È salito a 137 il numero delle persone che hanno perso la vita a causa dalla devastante deflagrazione avvenuta al porto della capitale del Libano. Decine i dispersi, tra cui anche molti bambini. A destare preoccupazione soprattutto le condizioni degli ospedali che sono quasi al collasso. Almeno 300mila gli sfollati. Un’esplosione violenta, descritta dai media locali come la più grande della storia recente del Paese. Non è ancora chiaro cosa abbia determinato il disastro: il premier Hassan Diab ha fatto sapere che partirà un’inchiesta che dovrà accertare la presenza di quelle 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio immagazzinate negli hangar del porto. Il procuratore del tribunale militare Fadi Akiki, avrebbe confermato l’arresto di ben 16 persone.

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Beirut esplosione

Esplosione Beirut, preoccupazione per i bambini: «Quello che è successo supera ogni immaginazione»

Un inferno di lamiere e fuoco, un incubo ad occhi aperti. Circa 300.000 persone sono rimaste senza casa a Beirut e si stima che, tra questi, oltre 100.000 bambini abbiano perso tutto quello che avevano. Sul sito ufficiale di ‘Save The Children’ la testimonianza di Nour Wahid, 26 anni, che da cinque anni lavora con l’associazione. Impegnata in particolar modo nelle attività di sostegno ai bambini siriani rifugiati nel Paese, la giovane ha raccontato che gli uffici di ‘Save The Children’ a Beirut, a circa 5 km dal porto, sono stati gravemente danneggiati. «È stato devastante. Non ho parole per descrivere quello che è successo. Sento un dolore enorme e penso alle migliaia di persone che hanno perso tutto, che non hanno più una casa. Intere famiglie che non sanno più dove andare. Faccio un lavoro umanitario e ogni giorno sono abituata a confrontarmi con le sofferenze, in particolare dei bambini e delle loro famiglie, ma quello che è successo supera ogni immaginazione. In Libano siamo abituati a non lamentarci, siamo abituati a dover lottare ogni singolo giorno, ma quello che è successo è devastante per tutti», ha raccontato Nour Wahid.

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La testimonianza di una volontaria di ‘Save The Children’: «Dopo la crisi economica e il Covid ora anche questa tragedia…»

«Avevo appena lasciato l’ufficio e sono tornata a casa e pensavo alle tante cose che ancora avevo da fare. I miei cinque nipoti stavano giocando sul balcone di casa come in un giorno qualsiasi. Poi ho sentito un rumore, come se fosse un terremoto. Eravamo terrorizzati, i bambini urlavano, mia sorella voleva scappare ma la porta di casa è letteralmente volata via. Sentivamo la gente urlare, sentivamo grida venire da lontano», ha confidato la volontaria di ‘Save The Children’. «Poi è arrivata la seconda esplosione, quella devastante. È venuto giù tutto, le finestre si frantumavano, attorno a noi edifici completamente distrutti. Per strada tantissime persone stese a terra, feriti. Grida e spavento ovunque. Anche la nostra casa è stata fortemente danneggiata e ora neanche noi sappiamo dove andare. I mie nipoti erano tutti feriti, siamo corsi in ospedale ma era il caos totale e ci dicevano che non potevamo portarli dentro perché i feriti erano troppi e dovevano dare priorità alle persone in condizioni più gravi», ha dichiarato Wahid.

E ancora: «Sono tutti sotto schock, non credono ancora a quello che è successo. Dopo la crisi economica e il Covid ora anche questa tragedia. C’è solo grade tristezza in giro», ha concluso la giovane. Ed effettivamente il porto principale di Beirut, ormai distrutto, è fondamentale per gran parte del cibo, dei cereali e del carburante che il Libano importa dagli altri paesi. Un duro colpo per le famiglie, già vessate dalla crisi economica e dal Covid. Leggi anche l’articolo —> Beirut esplosione: onda d’urto investe la sala parto, George nasce sano e salvo

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