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Fabrizio Nonis massacrato di botte fuori dallo stadio Bentegodi: “Ero insieme a mio figlio”

30/08/2021 15:09 - Aggiornamento 30/08/2021 15:50

Il noto food influencer Fabrizio Nonis venerdì 27 Agosto 2021 si è recato insieme a suo figlio allo stadio Bentegodi di Verona per la partita Hellas-Inter. Doveva essere una piacevole serata padre e figlio quando all’improvviso si è trasformata in un incubo. L’uomo si è ritrovato come catapultato per magia in un film dell’orrore. Il noto personaggio Tv è stato massacrato di botte. La tragica storia è stata raccontata da lui stesso attraverso una lunga intervista a Il Corriere del Veneto. Vediamo nel dettaglio che cos’è accaduto al 58enne.

Fabrizio Nonis

Fabrizio Nonis massacrato di botte fuori dallo stadio Bentegodi

Un racconto assurdo quello di Fabrizio Nonis dopo la partita Hellas Verona-Inter. Il food influencer si era recato allo stadio per assistere al match quando, una volta uscito dal Bentegodi, è stato massacrato di botte dai tifosi del Verona con perforazione del timpano dell’orecchio destro. Il noto personaggio televisivo ha raccontato al Il Corriere del Veneto (come riportato anche da Caffeina): «Siamo usciti dallo stadio contenti e felici per aver visto una bella partita. Era da due anni che non andavamo allo stadio. Io tifo Inter e seguo con molta simpatia l’Udinese, grazie alla mia attività professionale ho avuto modo di conoscere e frequentare molti giocatori come Andrea Ranocchia e Kevin Lasagna».

Terminato l’incontro, padre e figlio hanno deciso di raggiungere la loro auto, ma per loro la serata si è trasformata in un incubo: «[…] Abbiamo visto che c’era all’angolo un bar dove ci saranno state centinaia di persone, tutte ammassate e senza mascherina che discutevano della partita e bevevano». Mentre camminavano, infatti, hanno subito la terribile aggressione.

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Una serata da incubo

Sempre a Il Corriere del Veneto e come riportato da Caffeina, Fabrizio Nonis ha raccontato: «Ho immaginato che fosse un luogo di ritrovo degli ultrà dell’Hellas e ho preferito dire a mio figlio Simone di fare un giro più largo. […] Eravamo a meno di 300 metri dall’auto, quando ho visto che un gruppetto di sei, sette persone, si è staccato dal pubblico del bar e ha cominciato a seguirci». Poi ha aggiunto: «Un uomo fra i 45 e i 50 anni, con il cappellino dell’Hellas in testa mi ha chiesto ‘Che c.. ci fate qua’. A quel punto ho pensato che forse sarebbe stato meglio rispondere in dialetto, così da far capire che eravamo veneti anche noi e ho risposto che eravamo venuti a vedere la partita».

Poi Fabrizio Nonis ha concluso raccontando: «‘Che squadra tifate?’ mi ha detto l’energumeno». Ho detto che non tifavo per nessuna squadra, ma lui mi ha incalzato e allora ho detto che avevo simpatie per l’Udinese. Non ho fatto in tempo a pronunciare il nome della squadra friulana che mi sono trovato a terra. Quell’uomo mi aveva colpito con un pugno in pieno volto che mi ha fatto perdere l’equilibrio». Ora sta bene e ha ringraziato tutti i fan su Instagram (@fabriziononi).

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