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Figlia 15enne privata del cibo: «Sei brutta, devi dimagrire», madre a processo

13/08/2020 11:34

Milano, 15enne maltrattata e privata del cibo dalla madre. La vicenda, raccontata dal quotidiano “La Provincia di Como” e da “Il Giorno”, ha dell’incredibile. Una madre è stata denunciata per maltrattamento e abusi sulla figlia 15enne perchè la riteneva “grassa”. Le indagini sono iniziate quando la zia della ragazzina ha sporto denuncia all’inizio di Ottobre 2018, portando con se prove audio e una serie di foto che incastravano la madre. La donna ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine per salvare l’adolescente. Stando alle testimonianze emerse, la madre voleva che mangiasse solo verdura cotta, carote e insalata. La giovane ragazza era dunque gravemente sottopeso e, iniziando ad accusare problemi di salute, cercava cibo fuori di casa.

15enne maltrattata

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Milano, 15enne maltrattata, la madre: «Sei brutta, devi dimagrire»

La donna denunciata imponeva alla figlia di non prendere perso. La ragazzina era costretta e non superare soglia 47 chili, maltrattandola verbalmente. Nei file audio consegnati ai carabinieri, la donna umiliava costantemente la figlia, gridandole: «Sei brutta, devi dimagrire». La donna è finita a processo mentre la Procura l’ha obbligata all’immediato allontanamento dalla loro casa ed imposto il divieto assoluto di avvicinare la figlia in qualsiasi luogo e di contattarla con qualsiasi mezzo. È stata fondamentale la denuncia della zia, preoccupata per la salute fisica e mentale della nipote.

15enne maltrattata

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15enne maltrattata, la madre: «Ma non ti vedi che sei grassa?»

Umiliazione, violenze psicologiche, fisiche e privazioni di cibo per impedire che la figlia superasse i 47 chili di peso. La madre le urlava: «Ma non ti vedi che sei grassa?». Per le pesanti prove contro il genitore, la Procura ha disposto l’allontanamento immediato. La stessa vittima ha confermato, durante l’incidente probatorio, le vessazioni ed i maltrattamenti subiti. A Marzo la donna è tornata a casa, dove il marito ha preso le sue difese e negato l’accaduto. L’udienza preliminare è prevista per ottobre 2020.