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Forlì, ricoverato per un tumore si laurea in ospedale: «Ringrazio tutto il personale sanitario»

09/12/2020 11:20 - Aggiornamento 09/12/2020 11:22

«Non pensavo di discutere la tesi in ospedale, anche perché i tempi di degenza inizialmente previsti erano diversi», così Lorenzo, 24 anni, che si è laureato in Giurisprudenza dal letto dell’ospedale “Morgagni – Pierantoni” di Forlì, dove era ricoverato per l’asportazione di un tumore al femore. Il giovane ha studiato in reparto anche grazie all’aiuto dei medici e dello staff sanitario che ha messo a disposizione per lui stanze in cui prepararsi. Un messaggio di speranza, una storia positiva in un periodo difficile. Lorenzo non si è lasciato abbattere dalle difficoltà: la sua tesi è dedicata alla madre scomparsa circa due anni fa.

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Forlì, ricoverato per un tumore si laurea in ospedale: «Ringrazio tutto il personale sanitario»

«Sono stato ricoverato a Forlì il 10 novembre per l’asportazione di un tumore, poi rivelatosi dall’esame istologico benigno. Delle complicazioni mi hanno però costretto a sottopormi ad un secondo intervento il 19 novembre», ha raccontato a “Fanpage” Lorenzo. «I primi giorni di ricovero non pensavo neanche a studiare, convinto di avere almeno 15 giorni per preparare la discussione una volta a casa», ha riferito il giovane. Poi la notizia da parte dei medici del prolungamento dei tempi di recupero. «Ho iniziato a prepararmi e confesso che è stato molto difficile per diversi motivi. Al mattino, per effetto delle visite, delle medicazioni e della fisioterapia, non avevo molto tempo a disposizione. Il dolore, inoltre, mi ha reso molto debole e la concentrazione ne risentiva», ha spiegato lo studente. Non si è mai sentito solo, ha affrontato questa sfida assieme a medici e infermieri: «Il personale è stato formidabile, mi hanno concesso di studiare nella stanza delle fisioterapiste il pomeriggio e la sera. Così sono riuscito pian piano a prepararmi».

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«Confesso che è stato molto difficile»: la tesi dedicata alla madre morta due anni fa

Il sogno di Lorenzo si è materializzato lo scorso venerdì: «La discussione è durata circa una decina di minuti. La commissione però mi è venuta incontro sapendo della mia situazione. Sono stato spostato da 14esimo a primo della lista del pomeriggio, così da non recare neanche troppo disturbo al reparto». Ora si è laureato ed è felice del risultato ottenuto: un bel 103. «Tutto il personale è stato felicissimo e commosso per me e voglio ringraziarli per quanto fatto per me», ha detto il giovane, che adesso desidera fare un buon tirocinio e tornare presto a praticare sport, la sua seconda passione. Leggi anche l’articolo —> Covid, il bollettino di oggi: 14.842 nuovi casi e 634 morti, oltre 25mila guariti

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