Francesca Cipriani, dopo essersi aggiudicata nel 2010 la seconda edizione di La pupa e il secchione, a dieci anni di distanza, ha deciso di affiancare Paolo Ruffini nella nuova avventura tv, nata dalla costola dello show di Italia Uno, ora intitolato La pupa e il secchione e viceversa. In un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni la showgirl ha commentato così il record di ascolti del programma: «Da tanto tempo Italia 1 in prima serata non raggiungeva un risultato del genere (13% di share e oltre due milioni e mezzo di telespettatori, ndr). Quindi un esordio più che positivo, direi ottimo. Sono molto contenta che questo programma sia tornato alla ribalta. È uno show leggero, divertente e ce ne vorrebbero di più di trasmissioni così. Sono felice di farne parte».
Francesca Cipriani e il successo de “La pupa e il secchione e viceversa”: «La gente ha bisogno di ridere»
Nel corso della chiacchierata Francesca Cipriani ha spiegato così il successo inaspettato de La pupa e il secchione e viceversa: «La gente ha bisogno di ridere, di staccare da tutti i pensieri e dalle problematiche della vita quotidiana. “La pupa e il secchione” è pura spensieratezza e secondo me serve in questo momento storico. Basta accendere un telegiornale per mettersi le mani nei capelli di fronte a tutto quello che sta succedendo nel mondo». Lei si definisce una ‘pupa’, ma nella sua vita ha avuto molto a che fare con i secchioni: «Il mio primo fidanzato lo era. E non l’ho mai scordato: d’altronde con il primo amore succede sempre così. (…) Era un genio. Non scherzo, era bravissimo, negli studi, nella vita. Comunque attenzione: non tutti i secchioni sono uguali. Ce ne possono essere alcuni che in realtà sono dei “pupi latenti”. E negli anni finiscono per togliersi gli occhiali, fare la ceretta e diventare dei veri fusti». La stessa showgirl a scuola, in barba ai classici stereotipi, andava benissimo: «Non ero male. Se andate a parlare con i miei ex professori scoprirete che ero bravissima: avevo otto in quasi tutte le materie. La rivincita mia? Essere pupa. La vita da prima della classe può essere dura: si può essere presi di mira o essere vittime di bullismo. Nel mio caso sbocciare come “una bellezza” è stata una rivincita».
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La showgirl rivela: «In Honduras ho sentito alcuni “nodi” intorno al seno. Erano delle cisti…»
Tempo fa l’ex naufraga al settimanale Dipiù ha parlato anche di un suo particolare problema di salute. L’abruzzese ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a ricorrere alla chirurgia plastica dopo l’esperienza all’Isola dei famosi: «Ho sempre voluto essere una maggiorata e per questo non è la prima volta che intervengo sul mio corpo!», ha detto Francesca Cipriani, che ha proseguito: «In Honduras ho sentito alcuni “nodi” intorno al seno, il medico del reality mi ha visitato e mi ha detto che erano cisti. Poi, tornata in Italia, mi sono rivolta al mio chirurgo di fiducia e lui, oltre alle cisti, ha scoperto un altro problema: io avevo già protesi al seno, avevo già fatto due interventi in passato per ingrandirlo, e avevo bisogno di una “revisione”, anche perché una delle protesi si era un po’ deformata. A quel punto mi sono detta: «Già che ci sono aumento il seno di un’altra misura, così sarò più bella’». È un problema il suo però che affonda radici nel passato: «A sedici anni, durante il periodo dello sviluppo, mi accorsi che cresceva in maniera asimmetrica, mi sembrava malformato… Io guardavo i seni delle mie compagne, che mi sembravano perfetti, e soffrivo. “Perché io non sono come loro?“, mi domandavo; e indossavo sempre maglie larghe per non mostrare il mio difetto. Poi il mio seno arrivò alla terza misura e, a quel punto, la malformazione, la differenza tra un seno e un altro, era davvero evidente, e io mi sentivo un mostro; mi chiusi in me stessa, mi isolai dai compagni… trascorsi mesi brutti, tristissimi».
Francesca Cipriani malattia, ha la sindrome di Poland: di che si tratta
Così la scelta di sottoporsi al primo intervento: «Decisi di confidarmi con mia mamma. Lei capì il mio disagio, ma soprattutto si rese conto che c’era davvero qualcosa che non andava nel mio seno; mi portò da un dottore e la diagnosi fu chiara: avevo la sindrome di Poland, una rara malattia che causa malformazioni. C’era un solo modo per risolvere il problema: “correggere” le forme del mio seno attraverso un intervento di chirurgia plastica. L’idea mi spaventava e anche mia mamma era perplessa, ma sentivo di non avere scelta e decisi di operarmi!», ha affermato Francesca Cipriani. Come si legge su AISP, il sito ufficiale della sindrome di Poland, questa rientra tra le malattie rare e colpisce una persona ogni 20/30000 con un’incidenza più alta nel sesso maschile. È stata diagnosticata nel 1841 per la prima volta dal medico Alfred Poland, da cui prende il nome: “Si caratterizza per anomalie che colpiscono i muscoli del torace e/o di un arto superiore monolaterale. Malformazioni più o meno gravi, che possono interessare i muscoli pettorali fino alla mancanza totale degli stessi, le costole, il torace, la ghiandola mammaria, le dita ed anomalie del rachide”.
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(Profilo Ufficiale Francesca Cipriani)