Fratelli D’Italia verso la conquista della maggioranza. Prossimo obiettivo? Riuscire ad arrivare al 25% dei consensi e… Diventare il primo partito in Italia. I numeri, in realtà, potrebbero essere dalla sua parte: nella nostra storia mai nessun partito di destra è riuscito a crescere così tanto in così poco tempo. La scelta di non entrare a far parte del governo Draghi, e di non appoggiarlo proprio potrebbe rivelarsi la mossa vincente per Giorgia Meloni e il suo team, pronto a scavalcare anche la Lega. Per farlo, però, dovrà necessariamente abbandonare un po’ di quel sovranismo che tanto le piace. E il percorso è già iniziato. Perchè si sa: la politica è fatta di compromessi.
Fratelli D’Italia punta a diventare primo partito
Negli ultimi due anni Fratelli D’Italia ha triplicato i consensi. E da quando ha scelto di non appoggiare il governo Draghi sta continuando ad accumulare preferenze. E’ praticamente l’unico in crescita insieme al Movimento 5 Stelle, che ora gode dell’arrivo di Giuseppe Conte nelle vesti di leader. “Due mesi fa, di questi tempi, eravamo convinti di fare la scelta giusta, ma onestamente ci chiedevamo anche se fosse la più utile in termini di voti. La scommessa è ancora in corso, ma l’operazione sta funzionando”, ha dichiarato Ignazio La Russa. Ma diciamola tutta: dietro a questa scalata improvvisa, in realtà, c’è anche un leggero abbandono da parte di Fratelli D’Italia di quel sovranismo che lo ha sempre caratterizzato.
Un pizzico di responsabilità in più e di rispetto nei confronti delle altre forze politiche sta permettendo loro di togliersi di dosso l’etichetta di “bastian contrario”. Senza però snaturalizzarsi: la continua denuncia di una “sostanziale continuità con il Conte bis” permette di mantenere la coerenza e di raccogliere i consensi di coloro che non approvano il governo Draghi. “Da un lato, Fratelli D’Italia intercetta il voto di chi, nell’elettorato di centrodestra, non ha gradito la conversione europeista della Lega o comunque l’ingresso al governo di partiti storicamente nemici. Dall’altro, da unica forza di opposizione, Fratelli D’Italia capitalizza il disagio figlio della pandemia e anche la delusione verso le prime mosse di Draghi, conseguenza anche delle enormi aspettative che in lui sono state riposte”, ha infatti commentato l’analista Fabrizio Masia.
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Fratelli d’Italia e la svolta moderata
Proprio per questo “Giorgia Meloni ha una prateria davanti a sé, visto che difficilmente nei prossimi sei mesi potrà aversi un evidente miglioramento delle considizoni economiche del Paese”, ha aggiunto poi. Come riporta Emanuele Lauria su Repubblica, però, la partita non è semplice. La leader di Fratelli D’Italia deve riuscire a rafforzarsi senza alzare troppo i toni, senza mettere nel mirino direttamente Mario Draghi. Piuttosto, deve esprimere un senso di collaborazione, proprio come ha fatto nei due convegni organizzati dal partito nel fine settimana, dove hanno presenziato anche tecnici come Colao e Cingolani, ma pure il “comunista” Speranza. “Un bel riconoscimento, certo, da parte del governo Draghi. Anche perchè non rispettare l’unica forza dell’opposizione significherebbe quasi accreditare l’idea di una dittatura”, ha dichiarato divertito La Russa.
La realtà, però, è che tutto questo dimostra un cambiamento sostanziale nel modus operandi di Fratelli D’Italia. Che sceglie di ridurre il sovranismo per abbracciare un approccio più moderato. “Il sovranismo? Alla gente interessa di più la concretezza nelle proposte contro la pandemia”, ha affermato infatti Raffaele Fitto. Non è più tempo di sovranismo, e la caduta di Donald Trump ne è la dimostrazione. “Le critiche a Bruxelles sui vaccini, la censura a Erdogan, l’atteggiamento nei confronti della Libia sono posizioni che abbiamo apprezzato: non è la politica estera a dividerci“, ha sottolineato poi Guido Crosetto. Tra l’altro, è passato anche il mantra delle “elezioni subito”: “No, non le chiediamo più. Non avrebbe più senso. Aspettiamo responsabilmente. Ancora la scommessa non è vinta”, ha concluso La Russa. >> Tutte le notizie di UrbanPost