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Draghi all’insediamento di Frattini: «Migliorare la giustizia presupposto per la ripresa del Paese»

22/02/2022 12:25 - Aggiornamento 22/02/2022 13:00

«Il problema della ‘paura della firma’ va affrontato con misure specifiche, ma anche con una strategia a tutto campo di riqualificazione, formazione e ricambio generazionale della pubblica amministrazione». Così il presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, a Palazzo Spada, a cui ha partecipato anche il premier Mario Draghi, che ha aperto la cerimonia con il suo breve, ma deciso intervento.

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draghi Frattini

Draghi all’insediamento di Frattini: «Migliorare la giustizia presupposto per la ripresa del Paese»

«Molte misure non dovranno essere normative ma operative, concrete, monitorate nel tempo. Con una duplice consapevolezza, più volte ripetuta nei pareri di questo Consiglio. Che la pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale segna l’inizio, e non la conclusione, del processo di riforma. E che le riforme camminano sulle gambe delle donne e degli uomini destinati a implementarle. Senza un’adeguata attenzione al ‘fattore umano’ ogni sforzo rischia di vanificarsi». Queste le parole del presidente del Consiglio di Stato Frattini, deputato dal 1996 al 2004 con FI, e nuovamente dal 2008 al 2013 col PdL, che ha ricoperto le cariche di ministro degli esteri nei governi Berlusconi II e Berlusconi IV e commissario europeo per la giustizia nella commissione Barroso I. Frattini ha ricordato che c’è stata «già la valutazione favorevole del Governo» in merito alla «richiesta al Consiglio di Stato di redigere, per gli appalti e altre materie rilevanti, codici organici. Si apra, così, una nuova stagione di codificazione. L’Istituto sarà pronto a fare la sua parte, con i metodi nuovi elaborati dalla sua giurisprudenza, tra cui l’ascolto delle amministrazioni e degli operatori coinvolti».

draghi Frattini

Il premier: «Davanti a noi una stagione di ripresa e riforme»

Ad aprire la cerimonia il premier Mario Draghi: «Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia». Queste le primissime dichiarazioni dell’ex numero uno della Bce, in merito alla crisi dell’Ucraina. Draghi ha poi salutato il presidente Frattini e il suo predecessore, Filippo Patroni Griffi, da poco eletto giudice della Corte costituzionale. «L’esistenza di un giudice esperto nel sindacare l’esercizio del potere da parte di ogni istituzione pubblica è un caposaldo dello Stato di diritto. È essenziale per cittadini e imprese, perché evita che il potere si possa trasformare in arbitrio. È inoltre un vantaggio per le stesse amministrazioni, che dai chiarimenti del giudice traggono ispirazione per migliorare continuamente la loro attività», ha detto il presidente del consiglio.

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Draghi all’insediamento di Frattini: «I tempi della giustizia amministrativa italiana sono competitivi, ma dobbiamo fare ancora meglio»

In questi due anni di crisi sanitaria, ha sottolineato il premier, «la giustizia amministrativa ha dimostrato grande capacità di adattamento. È riuscita a garantire la prosecuzione delle udienze; ha assicurato la partecipazione al processo da parte della difesa; ha giudicato con tempestività i provvedimenti emergenziali delle autorità pubbliche; assicurato piena continuità ai ricorsi ordinari; ha proseguito nel suo percorso di abbattimento dell’arretrato; ed è stata la prima giurisdizione a tornare alla normalità del processo in presenza». Draghi ha in seguito rimarcato: «Il miglioramento della giustizia, anche quella amministrativa,  è uno dei presupposti della ripresa del Paese». E ancora: «I tempi della giustizia amministrativa italiana sono oggi competitivi con quelli di altri paesi europei nelle materie di maggior impatto su società ed economia, come gli appalti o le dismissioni di imprese e beni pubblici. (…) Tuttavia, dobbiamo fare ancora meglio, soprattutto sulle procedure ordinarie, per garantire ai cittadini risposte certe e chiare in tempi rapidi. Anche con una maggiore omogeneità tra le sentenze», ha concluso l’ex governatore di Bankitalia. Leggi anche l’articolo —> Franco Frattini: «Sui Fondi del Pnrr serve un trasparente monitoraggio di legalità»