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1° aprile sarà il «freedom day»? La road map del governo: non solo addio al Green Pass

22/02/2022 11:22 - Aggiornamento 22/02/2022 11:27

1° aprile «freedom day»? Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è determinato ad «uscire il più presto possibile dall’emergenza» Covid e restituire al Paese la tanto agognata normalità. Per questa ragione assisteremo nelle prossime settimane ad un graduale allentamento delle restrizioni. Come anticipa «Il Corriere della Sera» aprile si potrebbe arrivare ad un «liberi tutti» o quasi. Il governo potrebbe decidere di dire addio così al Green pass per la maggior parte delle attività, ma resterebbe l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori e per gli over 50 fino al 15 giugno.

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1 aprile freedom day

1° aprile sarà il «freedom day»? La road map del governo: non solo addio al Green Pass

Gli ultimi dati sulla pandemia sono molto incoraggianti. Il numero dei nuovi positivi e dei ricoverati per Covid è in netto calo: l’Italia sta timidamente uscendo dalla stretta della tremenda quarta ondata. Come rivela sempre «Il Corriere della Sera» a Palazzo Chigi si lavora al nuovo decreto, da approvare tra la prima e la seconda settimana di marzo. Il provvedimento potrebbe entrare in vigore il 1° aprile. Sarebbe questa la data scelta come primo passo verso la libertà. Il 31 marzo scade lo stato di emergenza e il governo è intenzionato a non rinnovarlo. Questo significa che alcune misure cadranno e che soltanto alcune saranno prorogate. La road map di cui ha fatto accenno Draghi all’ultima conferenza stampa è mirata a rilanciare l’economia del nostro Paese, a ridar vita al turismo, tra i settori senza dubbio più vessati da un’emergenza senza precedenti.

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Il premier Draghi intenzionato ad «uscire dall’emergenza il prima possibile»

Il vero nodo è il Green Pass. Inverosimile che lo strumento centrale della strategia di Mario Draghi sparisca di botto come vorrebbe la Lega. Del resto il ministro della Salute Speranza l’ha già fatto capire senza troppi giri di parole: «Non esiste un interruttore che premi e non c’è più il Covid. Vedremo i numeri e decideremo, ma un elemento di gradualità lo dobbiamo immaginare». Il primo aprile non segnerà l’abbandono delle mascherine al chiuso: Speranza ha già annunciato una nuova ordinanza che ribadisce il ricorso a tali dispositivi anti Covid, che si sono rivelati preziosi e utili nelle fasi più dure della pandemia. L’obbligo di esibire il green pass rafforzato per mangiare al tavolo di bar e ristoranti all’aperto però non sarà rinnovato. L’esecutivo dovrà valutare se firmare un nuovo dpcm per ribadire la necessità della certificazione verde base per la ristorazione al chiuso. Oppure potrebbe bastare la mascherina nel momento in cui ci si alza dal tavolo. Il 31 marzo scade l’obbligo di esibire il green pass rafforzato per alberghi, sagre e fiere, centri congressi. Il governo è orientato ad eliminarlo definitivamente, proprio per favorire l’arrivo dei turisti in vista della bella stagione. Dopo aver eliminato il tampone per chi arriva dai Paesi Ue, Draghi vorrebbe rendere meno complicati gli ingressi anche per chi proviene dagli altri Stati. Per questa ragione le recenti disposizioni di Speranza saranno accantonate.

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1°aprile «freedom day» dell’Italia? Forse resterà solo la «zona rossa»

Dal 1° aprile la capienza di spettatori negli stadi dovrebbe arrivare al 100%, salvo complicazioni. L’obbligo di esibire il Super Green Pass sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e su quelli del trasporto pubblico potrebbe restare. Non è scontato l’addio al sistema dei colori delle regioni: secondo fonti vicine al governo Draghi avrebbe in animo di mantenere la sola zona rossa. Il 31 marzo potrebbe anche segnare un altro fatto importante: la missione conclusa del Cts, dopo due anni di pandemia. Leggi anche l’articolo —> Quanto guadagna Mario Draghi, “l’uomo più potente d’Europa”? Patrimonio personale e stipendio

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