Funivia del Mottarone ricostruzione dei fatti – ultime news. La Procura di Verbania ha ricevuto i video girati, tra il 2014 e il 2018, dallo svizzero Michael Meier. Dai filmati emergerebbe il ricorso anche in quegli anni a dei forchettoni per disattivare i freni di emergenza della funivia del Mottarone. A confermare l’indiscrezione anche la procuratrice Olimpia Bossi, che all’Ansa ha detto di voler al momento evitare “ogni valutazione”. Ma c’è di più.
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Funivia del Mottarone ricostruzione dei fatti, parlano gli addetti: «Giri di prova con turisti a bordo»
Le immagini che mostrerebbero l’utilizzo dei forchettoni già nel 2014 sono state inviate all’emittente tv tedesca ZDF, dopo l’incidente. La Zdf ha comunicato di averle girate ai pm di Verbania. Toccherà agli inquirenti analizzarle con cura per capire se davvero già i “ceppi” venivano usati per bloccare il sistema frenante di emergenza. Il caposervizio Tadini avrebbe giustificato l’impiego dei forchettoni per delle anomalie ai freni. A tal proposito un retroscena dalle indagini reso noto poche ore fa da “TgCom24”: “Dai verbali degli interrogatori agli addetti della funivia del Mottarone emergono particolari che gettano una luce ancora più inquietante sulla tragedia avvenuta il 23 maggio. Alcuni parlano di “forchettoni visti con i passeggeri a bordo” perché “Tadini voleva così”, altri dicono di non aver mai fatto un corso di formazione, altri ancora raccontano che le corse di prova per testare la sicurezza venivano fatte con i turisti in cabina”.
«Noi operai siamo convinti che non c’entriamo nulla, dicono che ci dovevamo rifiutare di mettere i ceppi, ma noi prendiamo ordini dal caposervizio»
«Noi operai siamo convinti che non c’entriamo nulla, dicono che ci dovevamo rifiutare di mettere i ceppi, ma noi prendiamo ordini dal caposervizio e nessuno si aspettava un pericolo del genere», ha spiegato agli inquirenti Emanuele Rossi, un operatore della funivia del Mottarrone, che era in servizio quel 23 maggio. Dichiarazioni forti messe a verbale e già agli atti dell’inchiesta. Rossi ha aggiunto: «I ceppi, come ho spiegato agli inquirenti, erano su da 3 settimane». Intanto Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto alla strage, ha lasciato il reparto di rianimazione. Il piccolo è stato trasferito, nel primo pomeriggio, in quello di degenza. Accanto a lui c’è sempre la zia Aya. Leggi anche l’articolo —> Il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto all’incidente della funivia, è ora fuori pericolo