In un’intervista concessa all’«Adnkronos Salute» il professor Massimo Galli, già direttore di Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano, ha detto la sua sulla variante Omicron e ha sottolineato quanto importante in questo momento sia immunizzare i più piccoli contro il Covid. Non solo, l’esperto ha dato anche un suggerimento sul tema scuola per contenere i contagi.
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Galli e la proposta per contenere i contagi da Omicron: non basta il lockdown dei no vax
I bambini sotto i 5 anni che non sono vaccinati contro il Coronavirus “hanno un maggior rischio di diffondere l’infezione”, ma “il fatto che in questo periodo non vadano a scuola è già un elemento favorevole. Considererei la possibilità, se le cose vanno veramente male con la variante Omicron, di prolungare le vacanze di Natale per i piccoli non vaccinati”, ha detto l’ex direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. A proposito del Green Pass Galli ha dichiarato: “Può valere la pena di riesaminare la durata del Green pass, per una riduzione in prospettiva a 6 mesi. Ma allo stesso tempo è necessario osservare cosa succederà nelle prossime settimane con la variante Omicron. I dati chiariranno molto le idee in proposito, anche sul piano delle misure da prendere. Una possibile riduzione della durata del certificato verde è comunque un’idea che ha una sua logica, anche per accelerare la vaccinazione”, ha detto Galli.
«Serve essere molto attenti», l’avvertimento dell’esperto
“Accelerare la vaccinazione per chi è già alla scadenza dei 5 mesi dalla seconda dose è soltanto positivo. Al momento però la situazione è ancora fluida”, ha spiegato il professor Galli. “Mi auguravo con tutto il cuore di non avere più una condizione di allarme. Purtroppo la situazione pandemica non è tale da essere rassicurante, visto cosa sta succedendo negli altri Paesi. Noi siamo stati più bravi, ma questo non vuol dire che non ci saranno problemi. Serve essere ancora molto attenti”, ha sottolineato l’esperto. E “se le cose continuassero ad andare come stanno andando, con il peggioramento dei dati pandemici, sarebbe da valutare la decisione, che altri Paesi stanno già prendendo, di un lockdown per i non vaccinati. (…) Questo dovrebbe servire anche come incentivo alla vaccinazione degli irriducibili, o almeno quelli che sono tali per paura o per ignoranza. Non quelli che lo sono per posizione ideologica perché, in questo caso, non si spostano dal loro punto di vista”, ha concluso il professor Galli. Leggi anche l’articolo —> “Che tempo che fa”, Burioni: «Sui non vaccinati circola una bugia…»