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Galli positivo al Covid: «Perché mi hanno curato con gli anticorpi monoclonali»

08/01/2022 10:50 - Aggiornamento 08/01/2022 10:54

Il professor Massimo Galli, 70 anni, ex primario di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano oggi in pensione, contagiato dalla variante Omicron. «La mia storia insegna che la prudenza non è mai troppa», ha detto l’esperto in un’intervista concessa stamani, sabato 8 gennaio 2022, al «Corriere della Sera». «Sto discretamente meglio rispetto ai giorni scorsi. Sono molto stanco, mi sento tutto rotto. Credo di essermi contagiato attorto al 31 dicembre nonostante abbia fatto in quei giorni una vita claustrale: ho visto poche persone, tutte trivaccinate e spesso tamponate. Non sono andato in ospedale, non ho visto pazienti», ha spiegato l’infettivologo.

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Galli positivo al Covid: «Perché mi hanno curato con gli anticorpi monoclonali»

«Il 3 sera ho iniziato ad avere un forte raffreddore e molto mal di gola, la notte tra il 3 e il 4 ho avuto febbre alta con brividi scuotenti, la mattina del 4 avevo 38 di febbre, disturbi intestinali, ero a pezzi, per fortuna però con una saturazione d’ossigeno sempre rassicurante. Una bella batosta. Tenga presente che il 2 ero risultato negativo al tampone rapido e il 4 invece positivo, sempre al rapido. Poi mi hanno rifatto il test, anche molecolare, in ospedale e nel frattempo il laboratorio di ricerca che ho diretto fino a un mese fa ha stabilito che si trattava di variante Omicron», ha spiegato il professor Galli. «Se non avessi avuto le tre dosi sarei stato un candidato perfetto per un’evoluzione negativa della malattia e per il ricovero. Ho fatto la cura con gli anticorpi monoclonali in ospedale perché mi è stato consigliato visti i miei fattori di rischio (una brutta embolia polmonare nel 2019, una storia di asma importante, una glicemia sfarfallante)», ha chiarito l’esperto.

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«La sanzione da 100 euro per i no vax? Una letterale presa in giro. Chi ha prodotto quell’idea si deve vergognare»

Chi c’è al momento in terapia intensiva? «Soprattutto i non vaccinati, persone sprovvedute che attualmente ci stanno riempiendo i reparti», ha detto fermo Galli. Ma proprio l’aumento brusco dei contagi rende ancora più scettici i no vax sulla protezione dei sieri: «Direi loro che la gran parte dei contagi oramai, visto che siamo in tanti ad essere vaccinati, è nei vaccinati, ma che questi non vanno a finire in rianimazione o al cimitero. Diversamente dai non vaccinati che finiscono mediamente molto male. Tra le situazioni che fanno più male da vedere in corsia c’è quella di pazienti anziani, genitori di no vax che non li hanno fatti vaccinare e che finiscono in ospedale e rischiano la morte». L’ex primario di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano non è convinto delle misure assunte dal governo per contenere gli effetti della quarta ondata: «Sono d’accordo con Nino Cartabellotta, che l’ha detto. È abbastanza tardi e non è abbastanza, ma certamente avrà un impatto. Nonostante la sanzione da 100 euro una tantum sia una letterale presa in giro degli italiani. Chi ha prodotto quell’idea si deve vergognare. In ogni caso: allo stato attuale il vaccino è l’unica arma che abbiamo, quindi bisognerebbe ampliare l’obbligo». Leggi anche l’articolo —> Sanzioni per i non vaccinati over 50, polemiche per la multa da 100 euro: “Una buffonata”

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