Il generale Roberto Vannacci è stato sospeso dall’impiego per 11 mesi. Lo rivelano fonti legali in merito al procedimento disciplinare avviato nei mesi scorsi dal ministero della Difesa dopo la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”. La sospensione avrà anche l’effetto di una “uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio”. Il difensore del militare ha già detto che farà ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio. Leggi anche: Chi è davvero Roberto Vannacci, dal curriculum alle frasi choc del libro: quello che nessuno dice
Il generale Vannacci sospeso dall’impiego per 11 mesi dopo l’uscita del libro “Il mondo al contrario”
Il generale Roberto Vanacci sospeso dall’impiego per 11 mesi. A confermare la notizia l’avvocato dell’ufficiale Giorgio Carta: “La sanzione stigmatizza le circostanze della pubblicazione del libro ‘Il mondo al contrario’ che avrebbe asseritamente denotato ‘carenza del senso di responsabilità’ e determinato una ‘lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata’, ‘compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”. Leggi anche: Peste bubbonica in Oregon, cause e sintomi: perché preoccupa
L’avvocato ha già annunciato immediato ricorso al Tar del Lazio
Contro il provvedimento, l’avvocato di Vanacci ha infatti annunciato “immediato ricorso al Tar del Lazio”, con richiesta di sospensiva, rivelandone il contrasto con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari. Vannacci è attualmente sotto inchiesta per peculato e truffa in tre diverse indagini aperte dalla procura militare, da quella ordinaria e dalla Corte dei Conti. Il generale è indagato anche per istigazione all’odio razziale e per diffamazione nei confronti di Paola Egonu, in relazione ad alcune affermazioni che compaiono nel suo libro “Il mondo al contrario”. Stando ad indiscrezioni il procedimento sarebbe partito dopo alcune denunce presentate nelle scorse settimane da associazioni. “Credo che nel 2023 le opinioni si combattono sul piano delle argomentazioni e non con la censura o nei tribunali”, il commento del generale Vannacci. Leggi anche: Dengue 2024, è emergenza in Sud America: l’allarme pure in Italia
Perché è indagato il generale Vannacci?
Come riferisce «Repubblica», “ci sono poi tre indagini aperte sul suo conto dalla procura militare, quella ordinaria e dalla magistratura contabile per le presunte ‘spese pazze’ del generale ai tempi in cui era a Mosca come addetto militare, tra il 7 febbraio 2021 e il 18 maggio 2022, periodo terminato con l’espulsione dell’alto ufficiale dalla Russia per volontà del Cremlino, che mandò via dal Paese 24 tra diplomatici ed esperti militari italiani per rispondere a un’analoga mossa del governo guidato da Mario Draghi che aveva preso la decisione di mandare via dall’Italia trenta fedelissimi di Vladimir Putin”. Leggi anche: Legambiente, aria più pulita un miraggio: la classifica delle città italiane più inquinate
Vannacci sospeso dall’impiego per 11 mesi: le parole del suo avvocato
A difendere Vanacci, come dicevamo, l’avvocato Giorgio Carta, esperto e specialista in diritto militare, che commenta: “Nessuna istigazione all’odio”. Lo stesso legale parlando ai giornalisti si è lasciato andare ad una irriverente battuta: “Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee, ma 300 anni dopo è stato ‘assolto’. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere questa vicenda prima”. Leggi anche: In Italia l’aria peggiore d’Europa: ecco la mappa (imbarazzante) che inchioda il Bel Paese