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Covid, Gerry Scotti: “Vedevo 24 persone intubate, scene da film di fantascienza”

18/11/2020 10:00

Gerry Scotti ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera la sua esperienza con il Covid. Nell’intervista ha ripercorso la malattia. Quando ha scoperto di essere positivo, l’aggravarsi dei sintomi e infine la guarigione. Con rammarico ha ricordato i volti delle persone che combattevano contro l’infezione nel reparto di terapia intensiva e ha affermato: “Pregavo per loro”.

>>Gerry Scotti oggi dimesso dall’ospedale, finalmente a casa: la foto dopo il ricovero

Gerry Scotti Covid

Gerry Scotti positivo al Covid

Il 26 ottobre scorso era stato il conduttore ad annunciare sui social la sua positività al virus: “Volevo essere io a dirvelo: ho contratto il Covid-19. Sono a casa, sotto controllo medico. Grazie a tutti per l’affetto e l’interessamento”, aveva scritto. Gerry a posteriori ha raccontato la paura che lo ha colto quando ha scoperto che proprio lui si è ammalato di Covid. “In un attimo ho rivissuto i sei mesi di paura, terrore, precauzione, speranza che stiamo vivendo tutti. Perché proprio a me?”.

Scotti ha poi raccontato che a causa dei leggeri sintomi iniziali (febbriciattola, stanchezza, colpi di tosse) non era stato necessario un ricovero in ospedale. Poi però la decisione del ricovero si è rivelata fondamentale per i valori alterati durante un controllo ospedaliero. “Mi è stato consigliato di rimanere da loro perché avevo tutti i parametri sballati: fegato, reni, pancreas”.

Gerry Scotti

Gerry racconta terapia intensiva

Scotti era in una stanza al confine tra il reparto ordinario e l’unità di terapia intensiva. Ha rivelato la tristezza con la quale ha vissuto quelle 36 ore.  “Ero in una stanzina, di là c’era la sliding door della vita di tantissime persone. Con due altri pazienti ci strizzavamo l’occhio, dai che ce la fai. Ho appurato che quella era l’ultima porta. Se decidevano di aprire quel varco… Io li vedevo tutti, vedevo 24 persone immobili, intubate, come nei film di fantascienza. Pregavo per loro invece che pregare per me”.

Il presentatore ha raccontato di essere stato anche curato con il casco per l’ossigeno. “Mi hanno fatto indossare il casco salvifico, è l’ultimo step indolore della terapia prima che ti intubino. L’avevo visto in tv, letto suoi giornali, mi sembrava fantascienza. Ricordo lo slogan: il casco ti salva la vita. Adesso ho capito bene di che casco si tratta… Poi una mattina hanno girato indietro il letto e mi hanno riportato nella mia stanza”.

Gerry una volta dimesso il 16 Novembre, ha voluto ringraziare con un messaggio social medici e infermieri che gli sono stati accanto nei 13 giorni di ricovero. “Grazie a tutti voi, al vostro affetto e grazie a tutti i medici, infermieri e collaboratori di Humanitas che ci hanno creduto prima di me. Un abbraccio a chi ha vissuto insieme a me questa esperienza: non vi dimenticherò”, ha scritto su Instagram. >>Tutte le notizie e i gossip

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