Gianluigi Paragone positivo al covid ha esposto il suo punto di vista su come si stanno svolgendo le elezioni del Presidente della Repubblica. Paragone ha sottolineato la superficialità con la quale gli è stato concesso, a lui, come a tutti i parlamentari di presentarsi di persona alla Camera interrompendo però la quarantena. Paragone ha perciò deciso di non votare e ha parlato ai microfoni di Matteo Torrioli e del direttore di “Italia s’è Desta” su Radio Cusano Campus. Di seguito riportate le parole del senatore di Italexit.(Continua a leggere dopo la foto)
Gianluigi Paragone: “Ho avuto il permesso di votare anche se positivo al covid”
“Abbiamo un Paese paralizzato. Mia sorella è positiva. Mia mamma, anziana, ha il covid, non è vaccinata ed è asintomatica. Mia moglie vorrebbe prendersi il covid ma non riesce. La mia dinamica familiare credo sia comune a molti altri. La gente comune sta cominciando a vedere che l’emergenza sanitaria in realtà è burocratica” ha detto Paragone.
Ha poi continuato: “Dovrei stare 10 giorni in quarantena ma essendo parlamentare io da positivo, per quanto asintomatico, posso prendere la mia auto ed andare da Varese a Roma per votare. Per eleggere il Presidente della Repubblica posso essere trattato in maniera diversa rispetto agli altri malati. Non hanno preso questa scelta per rispetto del Parlamento ma gli servono i voti perché la partita si gioca col pallottoliere. Il malato quindi è merce di scambio”.
Chi è Gianluigi Paragone, vita privata e carriera: tutto sul noto giornalista
Le parole di Paragone in difesa della deputata No-Vax Sara Cunial
Ieri 24 Gennaio 2022, alla deputata Sara Cunial non è stato permesso di votare perché non vaccinata: “Mi dovete spiegare – ha dichiarato Paragone – perché a Sara Cunial viene negata la possibilità di votare mentre possono votare i malati. È un puro dispetto nei suoi confronti. Mentre il malato diventa eccezione alla regola, alla Cunial viene impedito da sana di andare a votare, magari con la propria macchina nel percorso drive in. Io da malato posso andare da Varese a Roma. Come se nel tragitto da casa mia alla Capitale io non mi dovessi mai fermare per fare benzina o andare in bagno. Mi auguro ci sia un giudice che dia ragione alla Cunial perché le stanno facendo una grande scorrettezza”.
Mario Draghi tra i primi nomi per il quirinale secondo Gianluigi Paragone
Secondo Paragone in pole position per il Quirinale c’è ancora Mario Draghi: “Stanno apparecchiando per Draghi al colle perché lui lo vuole assolutamente. Per fare un’operazione del genere deve partire anche una trattativa parallela sulla formazione del nuovo Governo. Siccome Salvini sarà in difficoltà a fare il rush finale della legislatura in ottica elezioni. Mi stupisce che qualcuno possa pensare che Draghi, qualora non dovesse andare al Quirinale, possa fare il premier alla vigilia dell’anno elettorale. È difficile che la Lega non dia qualche sgomitata per rafforzare la campagna elettorale. Come fai a fare una campagna elettorale mentre sei coinvolto in un’alleanza insieme a Pd, Movimento e Speranza?”