Vai al contenuto

Giorgia Meloni contro Virginia Raggi: “Legittima gli affari illegali”

03/01/2020 19:40

Roma è una città fantastica. Il Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, l’Altare della Patria, Villa Borghese, Piazza del Popolo, il Gianicolo, il Pincio, le stradine di Trastevere… Roma è quella città in cui si cammina per le vie ammirando ciò che si ha intorno, scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo. Tipo lo Spin Time Labs, il palazzo ex sede dell’Inpdap occupato dal 2012 che è comparso tra gli spazi polifunzionali del sito turistico ufficiale di Roma Capitale. E la cosa proprio non è stata accettata da Giorgia Meloni, che sul suo profilo Instagram non ha perso l’occasione per commentare: “Roma Capitale legittima gli affari illegali”.

https://www.instagram.com/p/B621L9_qrvt/?utm_source=ig_web_copy_link

Giorgia Meloni contro Roma Capitale: “Promuove l’illegalità”

Appena giunta la notizia, pubblicata da Il Messaggero che ha passato in rassegna ogni parte del sito Turismoroma.it prima di scoprire l’anomalia, Giorgia Meloni si è immediatamente pronunciata a riguardo, sconcertata da quanto appreso. E così, sul suo profilo Instagram ha pubblicato una fotografia del palazzo in questione durante la festa di capodanno accompagnata dalle scritte “Vergogna Capitale” e “Il Comune di Roma promuove l’illegalità”. Non si è fermata qui però la leader di Fratelli d’Italia, che nella didascalia del post ha scritto: “Assurdo! Il Comune di Roma fa pubblicità ai delinquenti dei centri sociali che occupano il palazzo di via di Santa Croce in Gerusalemme. Sul sito turistico ufficiale del Campidoglio, che è sotto la responsabilità dell’assessorato alla Cultura guidato dal vicesindaco Bergamo, lo “Spin Time Labs” è inserito tra gli spazi culturali polifunzionali. Solo io ritengo che sia scandaloso? Come è possibile che Roma Capitale legittimi e promuova, attraverso i suoi canali istituzionali pagati con i soldi pubblici, gli affari illegali che si svolgono in un palazzo occupato? Ecco la ragione dell’ignobile complice silenzio dell’amministrazione Raggi sul Capodanno abusivo. FdI è dalla parte della legalità e intende fare luce su questo scandalo.”

Giorgia Meloni

La leader di Fratelli d’Italia e lo Spin Time Labs

Il palazzo era descritto sul sito di Roma Capitale come “un bene comune, cantiere di rigenerazione urbana, una nuova dimensione dell’abitare e un centro culturale polifunzionale. Un tetto per più di 150 famiglie, una sala concerti ed eventi e un auditorium per orchestre, conferenze e assemblee. Organizziamo corsi, spettacoli e laboratori teatro, iniziative per bambini e attività di assistenza sociale”. E ancora: “È anche un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove e un punto di approdo, aperto a tutti, attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi”. Dopo la pubblicazione de Il messaggero, però il nome del palazzo dell’Esquilino occupato e controllato dal “movimento di lotta per la casa” Action, è stato tolto dal portale del turismo della Capitale.
La notizia della festa allo Spin Time Labs, dove lo scorso mese è avvenuto il primo incontro nazionale del Movimento delle sardine, comunque non aveva aggradato Giorgia Meloni nemmeno prima dell'”appoggio” del Comune. La leader di Fratelli d’Italia infatti aveva commentato: “La coerenza della sinistra: si riempiono la bocca di legalità e diritti, ma poi organizzano eventi abusivi in palazzi occupati, non pagano un euro di tasse e senza misure di sicurezza”, e poi aveva chiesto l’intervento del Ministero dell’Interno per “fermare immediatamente questo scempio”. Il presidente dell’associazione SpinTime, comunque, lo sa che quella della regolarizzazione è una necessità. Per questo motivo Paolo Perrini, tramite Repubblica, ha risposto a Giorgia Meloni chiarendo la sicurezza del palazzo: “Abbiamo invitato gli agenti del commissariato Esquilino a entrare per venire a vedere che tutto è in regola e siamo tranquilli. Abitiamo qui da 6 anni e ci sono tutte le uscite di sicurezza e gli estintori necessari. Il fatto di invitare persone esterne è semplicemente la dimostrazione che questo è un luogo aperto alla cittadinanza, che appartiene alla città”.
Sulle irregolarità avvenute il giorno di capodanno adesso indaga la procura di Roma, dopo che il caso è arrivato in Parlamento grazie alle interrogazioni presentate da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Tre per ora i nomi sul tavolo degli inquirenti: Andrea Alzetta, leader di Action, Paolo Perrini, che gestisce la parte ludica dell’occupazione, e Tommaso Salaroli, direttore della rivista “Scomodo”.

>> Tutte le news di UrbanPost