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Giovani e sostenibilità: le nuove generazioni compiono scelte sempre più green

25/11/2022 16:49

I giovani di oggi sono sempre più attenti all’ambiente: comprendono l’importanza della sostenibilità e prendono delle decisioni che riflettono questa consapevolezza, ogni giorno e in ogni momento. Dal riciclo alla mobilità elettrica, le nuove generazioni stanno dando il loro contributo per creare un futuro più sostenibile. Si tratta dunque di un argomento che merita di essere approfondito, concentrandosi su fattori come l’attenzione nei confronti dell’economia circolare, i consumi sostenibili e l’impegno per l’ambiente.

L’attenzione dei giovani per l’economia circolare

Un numero crescente di giovani si interessa sempre più da vicino all’economia circolare. In base al risultato degli ultimi sondaggi, il 70% circa dei membri delle nuove generazioni conosce il significato di questo termine e della sua importanza nell’ottica di uno stile di vita green. Ciò significa che desiderano e acquistano prodotti che possono essere riutilizzati, riparati e riciclati, così da evitare di contribuire al riempimento delle discariche.

La logica dell’economia circolare punta all’obiettivo del “zero waste”, che consiste nella quasi totale cancellazione delle discariche e degli inceneritori. Perché questa attenzione è così forte? Perché i giovani si rendono conto di una situazione che, in realtà, è sotto gli occhi di tutti, ma non da tutti viene considerata. Continuando a utilizzare le risorse del pianeta come abbiamo fatto finora, infatti, non rimarrà nulla per le generazioni future. Per questo si cerca di cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo i beni.

La spinta verso i consumi sostenibili

Come abbiamo detto, i giovani di oggi si attivano per limitare il più possibile i consumi, ma si muovono anche con l’obiettivo di prestare attenzione all’origine dei prodotti comprati. Cercano sempre più spesso alimenti biologici ed ecologici, perché sanno che un modello di consumo più sostenibile è essenziale per proteggere il pianeta. Inoltre, molti si impegnano a boicottare i prodotti che provengono dagli allevamenti intensivi e da fonti non sostenibili, le aziende che approfittano troppo delle risorse naturali e che producono rifiuti inquinanti. Abbiamo compreso, in definitiva, che queste nuove generazioni sono composte da consumatori più consapevoli, attenti ai problemi ambientali, alla salute e alla qualità.

Sono molti i fattori che incidono sulla scelta dei prodotti e dei servizi, soprattutto se ci riferiamo ai giovani così attenti all’ambiente e ai consumi, che vogliono realizzare scelte green in ogni ambito, anche in quello domestico. Per fare un esempio concreto, molti richiedono il cambio di fornitore di energia elettrica, puntando su aziende che propongono offerte di luce e gas che fanno uso esclusivamente, o comunque in un’alta percentuale, di fonti rinnovabili. Lo stesso vale per la scelta delle aziende che si dimostrano green durante tutti i passaggi della filiera, dalla produzione al trasporto.

Aumenta l’impegno per l’ambiente, ma nel futuro c’è poca fiducia

La consapevolezza dei giovani nei confronti delle problematiche ambientali si riflette nel loro impegno quotidiano. Essi, infatti, sempre più spesso adottano misure per ridurre il loro impatto sul pianeta, e si impegnano per sensibilizzare gli altri su quest’argomento così importante.

Tuttavia, le statistiche rivelano che non c’è molta fiducia nel futuro: sono pochi i giovani che credono che saranno raggiunti gli obiettivi per la riduzione delle emissioni e per la salvaguardia dell’ambiente entro le date prefissate. Questo è un discorso che non vale solo in Italia, ma a livello internazionale, anche se esistono dei paesi più fiduciosi di altri. Il senso generale, che si coglie dalle risposte dei giovani, è il seguente: in molti si stanno impegnando per combattere il cambiamento climatico, ma la situazione sembra restare la stessa, in un immobilismo assoluto. Molte aziende continuano ad adottare delle strategie non sostenibili, incuranti delle problematiche ambientali. Infine, si ritiene che la maggior parte dei consumatori non abbia ancora una corretta informazione sull’argomento.