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Messico, incendio in un gasdotto offshore della Pemex: una palla di fuoco nell’Oceano

03/07/2021 11:54

3 luglio 2021 – Incendio nel Golfo del Messico, dove un gasdotto dell’azienda petrolifera Pemex ha preso fuoco. Una fuga di gas, venerdì a ovest della penisola dello Yucatan, è la causa del rogo. I video, virali sul web, ritraggono una palla di fuoco nel mezzo dell’oceano, un terribile disastro le cui conseguenze non sono ancora chiare. (continua a leggere)

golfo del messico incendio

Una palla di fuoco nell’oceano

Sembra quasi un’eruzione di lava di un vulcano subacqueo. Ma non è la natura a offrire questo orrible spettacolo. C’è solo l’opera dell’uomo e delle sue trivellazioni a largo dell’oceano per raggiungere i depositi naturali di petrolio. Le fiamme vive arrivano sulla superficie dell’acqua e ribollono, a fianco alla piattaforma petrolifera a largo dello Yucatan, creando una palla di fuoco nel mezzo dell’oceano.

Incendio nel Golfo del Messico

Il rogo è scoppiato venerdì in un gasdotto sottomarino che si collega alla piattaforma di punta di Pemex, Ku Maloob Zaap, la più importante dell’azienda. Non ci sarebbero feriti. La Pemex ancora non ha individuato la causa dell’incidente: per precauzione ha chiuso le valvole del gasdotto. In seguito la compagnia ha rilasciato una dichiarazione per dire che l’incendio è stato contenuto intorno alle 10:45 ora locale, indicando una fuga di gas in una conduttura sottomarina come motivo dell’incidente. Secondo Reuters, che cita un rapporto sull’incidente condiviso da una fonte, l’equipaggio della Pemex ha usato l’azoto per controllare l’incendio.

Non è ancora chiaro quanti danni ambientali abbia causato la fuga di gas. Miyoko Sakashita, direttrice del programma oceanico del Center for Biological Diversity, ha scritto che “il filmato spaventoso del Golfo del Messico mostra al mondo che le trivellazioni offshore sono sporche e pericolose”. Sakashita ha aggiunto: “Questi orribili incidenti continueranno a danneggiare il Golfo se non interrompiamo una volta per tutte le trivellazioni offshore”. (continua a leggere)

Pemex: una storia di disastri

Non è la prima volta che l’azienda petrolifera statale Petroleos Mexicanos causa disastri durante le sue operazioni di estrazione. Nel 1984, in quello che viene ricordato come “disastro di San Juanico”, nella zona metropolitana di Città del Messico, una perdita di GPL dalle cisterne della compagnia provocò esplosioni ed incendi che si protrassero per oltre 24 ore. Il fuoco inghiottì la zona circostante, uccidendo 500-600 persone, secondo le stime ufficiali (quelle informali ne contarono più di 1500). Nel 2012, un’esplosione presso l’impianto di gas Pemex di Reynosa, Tamaulipas ha ucciso 30 persone e ferito 46 persone. Poi, l’anno succesivo, un’altra esplosione presso gli uffici amministrativi a Città del Messico provocò altre 37 vittime. Nel 2015, un’altro incendio su una piattaforma costò la vita a 4 operai. Di nuovo, nel 2016, altre 28 vittime. Nel 2016, un altro incendio, poi di nuovo un’esplosione nel 2019, che uccise 137 persone. >> Tutte le news di UrbanPost