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Governo Draghi, Crosetto sgancia “granata” sulla Lega di Salvini: «Il rischio c’è…»

04/02/2021 16:58 - Aggiornamento 04/02/2021 17:08

Consulente fidato di Giorgia Meloni, fondatore di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, ha concesso un’intervista a “Il Giorno”, in cui ha parlato dell’impatto di Mario Draghi premier sul centrodestra. All’indomani dell’ascesa al Colle dell’ex dirigente della BCE gli animi sono più che mai tesi: nessuno si sarebbe mai aspettato che Mattarella proponesse un nome di tale peso. Neppure Fratelli di Italia, la Lega e Forza Italia: «Tenere il centrodestra unito in questa fase significa mandare avanti un delicato tentativo di mediazione», ha dichiarato Crosetto.

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Governo Draghi, Crosetto sgancia “granata” sulla Lega di Salvini: «Il rischio c’è…»

C’è caos anche nel centrodestra, oltre che nel M5s: «C’è una sostanziale linea favorevole di Forza Italia, una linea invece molto netta per le elezioni di Fratelli d’Italia e una Lega che ha ancora da risolvere alcuni problemi interni». A proposito del partito di Matteo Salvini Crosetto ha detto: «In apparenza sì, ma è noto che le posizioni di Giorgetti e Zaia rischiano di rendere la Lega meno granitica. Insomma, il rischio che si spacchi c’è e dunque tenere il centrodestra unito significa riuscire a mediare». Dichiarazioni simili le ha fatte anche a TPI: «Diciamo che la frattura riguarda tutti i partiti, tranne Fratelli d’Italia. Nella Lega Giorgietti e Zaia e Salvini. Riguarda la stessa Forza Italia dove c’è una parte che vorrebbe andare alle elezioni. Il Pd dove c’è una parte che parla di meno ma che vorrebbe andare alle elezioni direttamente. Riguarda anche gli stessi 5S».

Alla domanda “Draghi oggi può essere quello che spacca il centrodestra?”, Crosetto ha risposto fermo: «Se non dovessero trovare una soluzione unitaria sì. Quello che spacca tutto è il panorama politico. Draghi arriva con una forza che è data dalla sua storia ma che è data soprattutto dalle amicizie internazionali, da come lo guardano la Bce e l’Europa che pochi altri potrebbero avere. È avvantaggiato».

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«C’è ancora una forte litigiosità tra le forze politiche per consentire un percorso che sia più lungo del mero superamento dell’emergenza»

Un’astensione sulla fiducia di tutte le forze del centrodestra? «Credo che la Meloni abbia proposto agli alleati di fare tutti un passo intermedio e solo al fine di tenere unito il centrodestra, di essere disponibile anche a un voto di astensione, purché comune a tutta la coalizione, specie dopo che i 5 Stelle hanno annunciato il voto contrario».  A proposito di Draghi questi ha detto: «Di sicuro non manca di autorevolezza, ma il Parlamento è sempre lo stesso e non vedo neppure in una personalità solida come Draghi la roccia su cui poggiare le fondamenta per le riforme necessarie. C’è ancora una forte litigiosità tra le forze politiche per consentire un percorso che sia più lungo del mero superamento dell’emergenza». Leggi anche l’articolo —> Berlusconi rompe gli indugi: “La scelta di Draghi va nella direzione indicata da FI”

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