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Governo Draghi, Berlusconi furioso per i ministri: fuori i fedelissimi su cui puntava

14/02/2021 12:23 - Aggiornamento 14/02/2021 12:34

Governo Draghi ultimissime. «Forza Italia farà la sua parte. Accolgo con soddisfazione la nomina a Ministri Brunetta, Gelmini e Carfagna, sicuro che si impegneranno con l’abituale dedizione portando un contributo di competenza e di esperienza all’azione dell’intera compagine governativa». Così si è espresso il Silvio Berlusconi, dicendosi soddisfatto della squadra presentata dal premier Mario Draghi. L’ex dirigente della Bce ha scelto per il suo esecutivo ben tre nomi di Forza Italia: Renato Brunetta al ministero della Pubblica amministrazione, Maria Stella Gelmini agli Affari generali delle autonomie e Mara Carfagna al ministero del Sud. A detta di “Libero Quotidiano” si tratterebbe di apparenza: “dal suo entourage traspare non poca delusione”.

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berlusconi furioso

Governo Draghi ultimissime, Berlusconi furioso per i ministri: fuori i fedelissimi su cui puntava

L’ex premier non sarebbe rimasto troppo contento. “Berlusconi è furioso, sorride Gianni Letta. Forza Italia cala il tris ma senza portafoglio”, titola “La Stampa”, che sottolinea: “Restano fuori i fedelissimi Tajani e Bernini. Entrano a sorpresa gli «eretici» Brunetta e Carfagna”. Come spiega Amedeo La Mattina il Cavaliere aveva consigliato a Draghi ben altri nomi, che non sono stati presi in considerazione, eccetto quello della Gelmini. L’amarezza sarebbe dovuta al fatto che i tre nuovi ministri sono i più ostili al leader della Lega Matteo Salvini e al suo sovranismo. Tra l’altro, Mara Carfagna è stata ad un passo dal seguire Giovanni Toti e lasciare Forza Italia. “Così come non lo è l’endorsement di Brunetta a Luigi Di Maio o la linea super-centrista della Gelmini. Insomma, Draghi ha scelto bene chi portare con sè in base ai propri interessi”, scrivono su “Libero Quotidiano”.

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«È molto sorpreso, è arrabbiato come una pantera»

Ad urtare Silvio Berlusconi anche un’altra caratteristica che accomuna i politici scelti: Gianni Letta. Sarebbe stato lui a trattare con il dirigente della Bce, andando oltre il volere di Berlusconi. «È molto sorpreso, è arrabbiato come una pantera», dice chi gli sta attorno. Ad aver lasciato l’amaro in bocca anche il fatto che siano tutti ministeri senza portafoglio. “Un vero e proprio smacco a chi fin da subito si è speso a favore dell’ex presidente della Banca centrale. È sempre merito di Berlusconi se l’ex banchiere è arrivato a Francoforte”, riportano sul giornale di Feltri. Leggi anche l’articolo —> Mara Carfagna ministro per il Sud e la coesione territoriale: le sue battaglie in politica