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Centrodestra, la mossa di Berlusconi che irrita Salvini e Meloni: nuova rottura?

15/11/2021 09:37 - Aggiornamento 15/11/2021 09:43

“Siamo i primi sostenitori di questo esecutivo. Siamo convinti che il lavoro del governo Draghi debba andare avanti fino al 2023 e anche oltre». Così il Cavaliere, in una telefonata, durante un’iniziativa di Forza Italia a Mazara del Vallo. Silvio Berlusconi “blinda” ancora una volta il Presidente del Consiglio e così facendo, come scrive Tommaso Ciriaco su «La Repubblica», di fatto spacca il centrodestra. Gli alleati sovranisti, il capo della Lega Matteo Salvini e la leader di Fratelli di Italia Giorgia Meloni, fremono per un ritorno alle urne il prima possibile. La mossa dell’ex premier per ottenere la poltrona del Quirinale è alquanto azzardata: rischio schianto.

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Berlusconi Quirinale

Centrodestra, la mossa di Berlusconi che irrita Salvini e Meloni: nuova rottura?

Soltanto chi ha un sogno da realizzare può capire in questo momento Silvio Berlusconi, che accarezza il desiderio di sedersi al Quirinale. Ed è disposto a tutto, a giocarsi ogni carta. La sua «non è una prospettiva facile da costruire», come osserva Ciriaco su «La Repubblica». E lo è sostanzialmente per due motivi: le resistenze dei sovranisti e la difficoltà di reperire voti per farsi eleggere. La strategia del Cavaliere è chiara: preservare Mario Draghi a Palazzo Chigi il più a lungo possibile significa tenerlo lontano dal Colle. Ed è nell’energica corsa al Quirinale che Berlusconi dimostra ancora una volta di voler tornare ad incidere nella storia politica del nostro Paese. “Il governo deve andare avanti per consolidare l’inizio della ripresa. Dopo il 2023 saranno gli italiani a scegliere. E io credo a rinforzare al governo un centrodestra che per vincere e governare deve avere un forte profilo liberale”, le parole di Berlusconi che dicono tutto e niente. Tutto questo mentre il premier Draghi, a margine dell’incontro di Parigi sulla Libia con Macron e Merkel, replicando ad un giornalista smentisce il suo passaggio al Colle, smorzando i toni con una battuta: «Io al Quirinale? Guardi, le dico soltanto che non ho mai bevuto spritz all’Aperol, non mi piace proprio. L’ho sempre preso al Campari». Vago anche lui. Si guarda bene dal dire un “no” deciso.

Salvini Berlusconi Quirinale

Quirinale, Berlusconi “blinda” Mario Draghi ancora una volta, Di Maio: «Lo stanno fregando»

Il ruolo dell’ex banchiere centrale è fondamentale, il Cavaliere lo sa bene e muove le pedine, senza perderlo di vista. Per questo si augura che Draghi possa addirittura andare oltre la scadenza naturale della legislatura. Obiettivo? Tenerlo impegnato e lontano dal Quirinale. Non la pensano così Salvini e Meloni, che vorrebbero tornare alle urne: “Noi non vediamo l’ora di votare – è il senso dei suoi ragionamenti – e auspichiamo un governo di centrodestra scelto dai cittadini”, le parole del segretario del Carroccio. Anche la leader di FdI, pur di ottenere il voto anticipato, è disposta a sostenere Draghi alla Presidenza della Repubblica. Con una buona pace di Berlusconi, che vedrebbe stroncato il suo sogno. “Provo empatia per lui perché secondo me sul Quirinale lo stanno fregando”, l’affondo del grillino Luigi Di Maio. Ma, il leader azzurro non intende mollare.

Berlusconi Quirinale

Berlusconi e il sogno del Quirinale: gli ostacoli

Dietro c’è un problema di carattere politico: “Per quanto Berlusconi si sforzi di rassicurare sulla durata della legislatura (ieri, per dire, ha approvato per primo il tavolo dei leader sulla manovra, proposto da Enrico Letta), è evidente che il solo evocare la sua ascesa al Colle avrebbe come primo effetto quello di disintegrare l’unità nazionale e avvicinare irrimediabilmente le urne. È la tesi di Mario Draghi: difficile evitare una crisi se la maggioranza si divide nell’elezione per il Quirinale”, spiega Ciriaco, che conclude così il suo articolo: “Sono tutti ragionamenti che allontanano soluzioni diverse da quelle di un bis di Mattarella o dalla promozione di Draghi al Colle”. Chissà che alla fine Berlusconi non molli la presa e si “accontenti” della nomina a senatore a vita (un altro sogno nel cassetto). Ne più lui da realizzare, che i giovani oggi. Leggi anche l’articolo —> “Mario c’est super”. Elogi à gogo da «Le Figaro» per Draghi: Italia irriconoscibile

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