Governo sottosegretari. Alle 9.30 ha preso il via il consiglio dei ministri, che aveva all’ordine del giorno la proroga del divieto di spostamenti fra Regioni anche gialle. Un blocco che si protrarrà per altri 30 giorni. Sul tavolo del premier Mario Draghi ci sono anche le nuove misure di contrasto al Covid: i governatori chiedono, ad esempio, la revisione dei parametri, del sistema delle zone, come pure un cambio di passo sui vaccini. Difficile in questo momento trovare spazio anche per le nomine dei sottosegretari, soprattutto tenendo conto dei malumori all’interno dei singoli partiti.
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Governo sottosegretari oggi il cdm, indiscrezioni sulla lista: quanti colpi di scena
Come scrive Monica Rubino su “Repubblica” “a meno di un’accelerazione improvvisa, dunque, sembra improbabile che si riesca a riempire oggi le 42 caselle mancanti al completamento del governo. Forse servirà qualche ora in più e non è escluso uno slittamento a mercoledì”. Sul tavolo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, ci sarebbero i ‘desiderata’ delle varie forze politiche. Indiscrezioni arrivano da “Affari Italiani”: «i partiti, in questi giorni, si sono mossi sulla falsa riga di quote tutte ‘politiche’: 11 o 12 posti per i grillini, 7 o 9 per la Lega e per il Pd, 7 a FI, 2 a Italia viva, 1 a LeU come agli altri cespugli centristi. Senza fare i conti sulla possibilità che alcune caselle possano essere indicate dal premier Mario Draghi. In primis al Mef. Qui il presidente potrebbe indicare una sua figura di riferimento. Ma anche le forze politiche puntano a loro rappresentanti a via XX Settembre a maggior ragione per la presenza di un ministro ‘tecnico’».
Tra i papabili nel M5s il ritorno di Laura Castelli al Mef. Il Pd punterebbe alla riconferma di Antonio Misiani. La Lega per il Mef avrebbe in pole position Massimo Bitonci. Lo stesso leader Matteo Salvini sarebbe in pressing per ‘tornare’ al Viminale. “Il nome che circola è quello di Stefano Candiani, meno ‘divisivo’ dal punto di vista dei dem di Nicola Molteni ma, proprio in virtù del possibile ingresso di un leghista all’Interno, il Pd vorrebbe mantenere un suo esponente e nel caso Matteo Mauri, già viceministro nel Conte 2. Un’altra casella che i dem puntano a riconfermare è quella dell’Editoria con Andrea Martella”, si legge su “Affari Italiani”.
I nomi più accreditati: poltrone e partiti
Oltre alla Castelli al Mef, nel M5s si parla per la Giustizia di Francesca Businarolo che però deve vedersela con l’ex-capogruppo, Gianluca Perilli. Per quanto riguarda il dicastero del Lavoro, guidato dal dem Andrea Orlando, si fa il nome della deputata Maria Pallini. Per lo Sviluppo economico si parla di Carla Ruocco. L’ex viceministro Giancarlo Cancelleri potrebbe essere, invece, confermato ai Trasporti. Per il dicastero guidato da Mara Carfagna, il nome che circola è quello della deputata Gilda Sportiello. All’Interno, dopo il passo indietro di Crimi che ieri si è congedato dallo staff del Viminale, il nome di Carlo Sibilia. Pierpaolo Sileri potrebbe restare con Roberto Speranza alla Salute. Nodo cruciale la scuola: “Affari Italiani” fa i nomi di Luigi Gallo, ma anche dell’ex sottosegretario alla Cultura nel primo governo Conte Gianluca Vacca. Alla Difesa ci potrebbe essere il ritorno di Angelo Tofalo. La senatrice Alessandra Maiorino al dicastero per le disabilità. Al fianco di Luigi Di Maio alla Farnesina due i papabili: Emanuela Claudia Del Re o Manlio Di Stefano.
Governo sottosegretari: i Renziani puntano ministeri economici
Veniamo al Pd. “Potrebbero essere riconfermate le uscenti Marina Sereni (Esteri), Anna Ascani (Scuola), Sandra Zampa (Salute), Simona Malpezzi (Rapporti con il Parlamento), Lorenza Bonaccorsi (Cultura), Francesca Puglisi (Lavoro) Alessia Morani (Mise). Ma nel ‘totosottosegretari’ dem ci sono anche Marianna Madia (Economia o Innovazione tecnologica), Valeria Valente (Giustizia), Susanna Cenni (Agricoltura) e Titti Di Salvo. Ci sono poi le tre postazioni che i dem vorrebbero riconfermare appunto Misiani, Mauri e Martella”. Per Leu i nomi che circolano sono quelli di Lucia Annibali (Giustizia) e Gennaro Migliore, Daniela Sbrollini allo Sport. I renziani puntano a ministeri economici: Luigi Marattin ad esempio che però dovrebbe lasciare la presidenza delle Finanze alla Camera. Il centrodestra vorrebbe essere coinvolto all’Ambiente, Infrastrutture, Agricoltura e Scuola. Si parla “di Stefano Candiani all’Interno, Massimiliano Romeo all’Agricoltura o all’Innovazione, Lucia Borgonzoni all’Istruzione, Massimo Bitonci appunto all’Economia, Nicola Molteni che dall’Interno potrebbe essere spostato all’Agricoltura”, conclude “Affari Italiani”.