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Green pass, Brusaferro: “Obbligo a lavoro serve a convincere chi esita a vaccinarsi”

19/09/2021 17:20 - Aggiornamento 19/09/2021 17:23

L’estensione del Green Pass aiuterà a “rafforzare i due pilastri della lotta al virus: copertura immunitaria grazie ai vaccini e comportamenti sociali corretti”. Così Silvio Brusaferro, in una intervista a La Stampa plaude alla mossa del governo, ma, sul proposito di allungare a 72 ore la validità del tampone molecolare esprime un’opposizione netta. (Continua a leggere dopo la foto)

ARTICOLO | Covid, il bollettino di domenica 19 settembre 2021

green pass brusaferro

Green pass Brusaferro: “Allungare validità tampone a 72 ore è un rischio”

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità però avverte: “L’incubazione con la variante Delta è più veloce e, più tempo passa dall’esecuzione del test, più può aumentare il rischio di esposizione al virus”. Brusaferro che è anche portavoce del Comitato tecnico scientifico fa capire che serve ancora prudenza, anche sulla richiesta di portare alla massima capienza le sale di cinema e teatri: “C’è una valutazione in corso, a noi il governo non ha ancora chiesto formalmente un parere, vedremo nelle prossime settimane”.

Green pass nei luoghi di lavoro: “Obiettivo è convincere i molti esitanti a vaccinarsi”

Con il Green Pass nei luoghi di lavoro “l’obiettivo – spiega l’esperto al quotidiano torinese – è convincere i molti esitanti, con particolare attenzione alla fascia d’età 50-59 anni, che è la più numerosa e ha un 18% senza nessuna protezione: è una percentuale significativa, sono circa 2 milioni di persone che devono cogliere l’importanza della vaccinazione”. “Dobbiamo raggiungere la copertura più alta possibile, non c’è una soglia precisa da poter indicare oggi. I punti di riferimento – spiega – sono la circolazione del virus, quindi l’incidenza dei contagi, e la necessità dei positivi di ricorrere a cure sanitarie, quindi i ricoveri. In base a questi dati si faranno le valutazioni”.