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Durata e rilascio, come potrebbe cambiare il Green Pass: il piano del governo

12/11/2021 10:29 - Aggiornamento 12/11/2021 10:35

Green Pass esteso e vaccino Covid senza prenotazione: sostanzialmente regge su due pilastri il piano del governo Draghi per affrontare l’incremento dei contagi. L’imperativo del momento è accelerare sui richiami e convincere lo “zoccolo duro”, che non ha ancora deciso di immunizzarsi. La risalita dei casi fa paura, anche se l’Italia rispetto al resto dell’Europa sembra non essere nel pieno della quarta ondata. La soglia critica rimane quella dei 3.000 posti occupati in terapia intensiva, che fa scattare misure più severe. Fino ad allora si procederà con le restrizioni previste per il possibile cambio di colore. Dal 1° dicembre terza dose a chi ha più di 40 anni. Green pass e vaccini restano le «armi» dell’esecutivo per fronteggiare l’emergenza Covid.

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Durata e rilascio, come potrebbe cambiare il Green Pass: il piano del governo

La zona gialla scatta quando le regioni superano i 50 contagi settimanali su 100 mila abitanti, il 15% delle occupazioni nei reparti ospedalieri ordinari e il 10% in terapia intensiva. La soglia di allerta, come dicevamo, è di 3.000 posti occupati in terapia intensiva. Ieri eravamo a 423 persone, ben sotto il livello di guardia. Ma non bisogna sottovalutare la situazione: da qui l’ipotesi sempre più plausibile della proroga dello stato d’emergenza. Circolano in queste ore anche possibili novità sul rilascio del Green Pass, che potrebbe aver validità di sei mesi dall’ultima dose e non dodici come avviene adesso e l’esclusione dei test rapidi per ottenere il certificato. Tutto dipenderà dalla risalita dei contagi: «La dinamica della quarta ondata dipenderà dalla durata del vaccino e dal numero di persone vaccinate. In Italia stiamo ancora in un momento di protezione relativamente elevata perché gran parte di noi ha fatto il vaccino tra aprile e luglio, una finestra che ci consente ancora di avere una certa immunità», ha spiegato Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova.

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Il generale Figliuolo e “la pandemia dei non vaccinati”

Chi insiste perché tutti si immunizzino è il generale Figliuolo«Quanto sta avvenendo in altri Paesi europei con la cosiddetta “pandemia dei non vaccinati”, indica con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi, nonché di proseguire con il completamento dei cicli vaccinali». Resta importante quindi persuadere, fare della buona informazione per convincere le persone che ancora non hanno ricevuto la prima dose. Per chi ha fatto la terza, la nuova certificazione viene emessa il giorno successivo alla vaccinazione e ha validità per 12 mesi dalla data della somministrazione. L’aggiornamento è automatico. Leggi anche l’articolo —> Italia a rischio quarta ondata, Crisanti fa chiarezza: ecco quando calerà l’efficacia dei vaccini

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