Obiettivo del governo Draghi il ritorno a scuola a settembre in presenza. Una condizione che passerebbe necessariamente per il Green Pass obbligatorio per i docenti e il personale scolastico. Gli insegnanti che non avranno il certificato verde saranno sospesi e non riceveranno lo stipendio dopo 5 giorni. Un provvedimento che sta già facendo discutere: durante la conferenza stampa di ieri sera non pochi maestri e professori hanno manifestato sui social il loro disappunto. Tra le fila del corpo docente c’è stato però anche chi ha applaudito all’iniziativa.
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Scuola, Green Pass obbligatorio per i docenti: quando scatta la sospensione dello stipendio
Green pass obbligatorio in Italia per tutto il personale della scuola e dell’università. Difatti il nuovo decreto approvato dal consiglio dei ministri prevede lo stop allo stipendio del docente dopo 5 giorni di assenza. A spiegare le nuove regole è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm a Palazzo Chigi. «Per quanto riguarda la scuola, siamo già a livelli altissimi di vaccinazioni», ha esordito l’economista. «Il mondo della scuola è quello che ha reagito di più e più prontamente all’appello alla vaccinazione: il nostro personale è, su base nazionale, oltre l’86% vaccinato», ha proseguito Bianchi. Poi la puntualizzazione: «Con il commissario Figliuolo stiamo rivedendo i numeri di quelle Regioni che sembrano più bassi, ma stimiamo di essere intorno al 90%».
Lo stesso ministro ha illustrato cosa accadrà ai docenti senza il certificato verde: «Abbiamo previsto il Green pass, ma non l’obbligatorietà della vaccinazione. Per chi non si vuole vaccinare vi è l’invito a fare il tampone, se poi non si dovesse fare è considerata l’assenza ingiustificata e dal quinto giorno il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovute retribuzioni. Non si procede alla fine del rapporto di lavoro, parliamo di una sospensione, è un argomento cautelativo che ha al centro la sicurezza di tutte le persone», ha chiarito Bianchi.
Bianchi: «È un modo per tornare a scuola in sicurezza»
Nel concreto “il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso”, si legge nel comunicato diffuso al termine del Cdm. Della spinosa questione il ministro dell’Istruzione è tornato a parlare ad “Uno Mattina”: «Crediamo che il Green pass per il personale scolastico sia un modo per tornare a scuola in sicurezza; sarà possibile anche presentare il tampone. Abbiamo inoltre un poderoso programma per intervenire sulle classi piu’ numerose, sostenere in particolare i ragazzi delle ultime classi nel recupero di apprendimenti, interventi per la messa in sicurezza delle aule e accordi per i trasporti. L’intervento è ampio».
Scuola Green pass obbligatorio per i docenti: cosa ne pensano sindacati e presidi
Che ne pensano i sindacati? Il Green pass per la scuola è una misura non osteggiata dai sindacati ma neppure così apprezzata. A detta delle principali sigle non basterà a scongiurare la didattica a distanza se non verranno assunte altre iniziative, come l’organico aggiuntivo. Un’ulteriore grana per i dirigenti scolastici: «Bisognerà capire se i supplenti sono vaccinati o no o se hanno fatto un tampone di recente, rispettando al tempo stesso le graduatorie. Occorrerà aiutare le scuole in questa gestione o avranno complicazioni», ha detto il segretario della Flc Cgil Francesco Sinopoli.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, ha detto che «introdurre il green pass per il personale della scuola è una decisione importante sulla strada per il rientro a scuola in presenza, ma nella massima sicurezza. L’obiettivo da raggiungere resta comunque il conseguimento della vaccinazione per tutti coloro che possono immunizzarsi. E a questo proposito accolgo con favore l’appello del Ministro Bianchi a famiglie e studenti. Credo inoltre che sia necessaria uno snellimento delle regole sulla gestione delle quarantene e del tracciamento dei casi di contagio. Sul versante dei trasporti credo sarebbe utile ipotizzare delle corse dedicate agli studenti negli orari di punta». Leggi anche l’articolo —> Draghi ai ministri: «Abbiamo lavorato bene, dopo le ferie…», retroscena dalle “sacre stanze”