Vai al contenuto

Green pass, proroga della validità a 12 mesi: c’è l’ok del Cts

28/08/2021 08:48

28 agosto 2021 – Validità del green pass di 12 mesi. La decisione deve ancora passare al vaglio del governo, ma il parere del Cts è favorevole. Dopotutto, per i primi vaccinati, ovvero il personale sanitario, i 9 mesi sarebbero quasi in scadenza. Ma ancora sono tantissimi gli over 60 da vaccinare: l’obiettivo è l’80% degli italiani entro ottobre.

green pass documenti

Validità di 12 mesi per il green pass

Il Comitato tecnico scientifico ha decretato che il green pass può durare 12 mesi, contro i 9 inizialmente previsti per la Certificazione verde Covid-19. E’ confermato quindi quanto  anticipato da Sergio Abrignani, immunologo e componente del Cts, a Il Corriere della Sera. “È ragionevole prevedere una proroga a 12 mesi – aveva spiegato Abrignani-. La protezione del vaccino diminuisce ma si mantiene comunque alta. In Israele si comincia a osservare che i vaccinati dopo 6-10 mesi si infettano più che dopo tre mesi, quando l’efficacia dei composti anti Covid è al 95%. Successivamente si abbassa all’80-85% nella capacità di evitare forme gravi di malattia e infezione”.

Non è tuttavia una contraddizione prorogare la validità del green pass e ammettere che dopo due dosi l’efficacia si abbassa “perché – spiega l’immunologo – dopo due dosi la maggioranza è ancora protetta. Intanto però finiamo di immunizzare entro ottobre l’80 dei vaccinabili poi si penserà alla terza a fine anno o all’inizio del prossimo”. Il parere del Cts tiene conto delle tempistiche della campagna vaccinale, non ancora arrivata a conclusione. Per le persone vaccinate per prime a gennaio, i medici, a settembre ottobre saranno a 9 mesi dalla doppia dose e tecnicamente il loro green pass non sarebbe più valido.

ARTICOLO | Matteo Bassetti: “Stop green pass tramite i tamponi, sì ai vaccini anche per gli under 12”

green pass Emilia Romagna
Green pass (da finestresullarte.it)

La terza dose di vaccino

Sulla terza dose, l’immunologo Abrignani ha poi confermato che l’ordine sarà sempre quello seguito per la prima: “I sanitari dovrebbero essere i primi e uso il condizionale. Assieme ai fragili, ai pazienti persone con deficit del sistema immunitario o in chemioterapia. Poi si passerà agli over 60 che in Italia sono 18 milioni”. >> Tutte le news di UrbanPost