Grillo-Conte Marina di Bibbona foto della ‘riconciliazione’ – Venerdì 16 luglio 2021. É stato lo stesso ex comico a postare sui social lo scatto dell’incontro alle porte di Livorno tra lui e l’ex premier. Nell’immagine l’avvocato e il garante del M5S appaiono sorridenti, comodamente seduti al tavolo di un ristorante. «E ora pensiamo al 2050!», la didascalia in calce. Ma quanto durerà?
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Grillo-Conte a Bibbona, il retroscena “patto della spigola”: perché non durerà
È un’immagine quella di Grillo e Conte insieme a Marina di Bibbona, che spazza via la scomunica del garante del M5s. Nemmeno una decina di giorni fa l’ex comico aveva detto: «Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione. Io questo l’ho capito, e spero che possiate capirlo anche voi». Parole forti che ora finge di aver dimenticato anche l’ex premier, avendo forse compreso e fatta sua la massima contenuta nel libro “Palla lunga e pedalare”, che recita più o meno così: “Gli italiani sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona”. Per la serie meglio una sedia oggi, che niente. Del resto lo Statuto è lo stesso, la diarchia anche. I due “ex amici” ritrovati sorridono, costretti ad amarsi. Il ministro degli Esteri Di Maio se ne rallegra dicendo che “non è sempre necessario scegliere tra due parti”. Assieme a lui non pochi grillini, come testimoniano i commenti in basso alla foto. Ma per quanto tempo i sorrisoni lasceranno il passo alle amarezze? Secondo Francesco Boezi de “Il Giornale” giusto il tempo della foto. O forse, potremmo dire, il tempo di finire il dolce preparato da Celeste, la figlia del proprietario del ristorante “Il Bolognese da Sauro”, luogo del randevu. Che poi (apriamo e chiudiamo parentesi) proviamo anche noi una certa dose di “Celeste nostalgia” per i bei tempi della politica andati.
Non risolve le divisione interne al Movimento 5 stelle
Ma torniamo al clima cordiale dello scatto che non ha convinto tutti. “In queste ore, si è parlato di un “patto della spigola”, considerando il menù attorno cui ha avuto luogo il summit. Forse sarebbe più opportuno parlare di una “sceneggiata”, scrive Boezi su “Il Giornale”. Il giornalista non ha dubbi: “Il duo è apparso sinergico, ma i primi mal di pancia emergono a poche ore di distanza. La tregua, insomma, rischia di essere finta o comunque poco duratura. Le voci già si rincorrono: Grillo, alleandosi di nuovo con il professore scelto per guidare dapprima il governo gialloverde e poi il governo giallorosso, avrebbe lasciato troppi centimetri per strada, sia in termini di credibilità sia rispetto al vigore politico. Viene riportato un virgolettato sintetico e lapalissiano: Beppe si sarebbe ‘indebolito'”.
Dello stesso avviso Claudia Fusani che su ‘Tiscali’ scrive: “Il “patto della spigola” siglato ieri a pranzo a Marina di Bibbona tra Conte e Grillo chiude l’imbarazzante fase del “chiarimento” tra i due leader pentastellati. Accade dopo cinque mesi e mezzo di attesa e insulti reciproci, decisamente molto tardi. E non risolve le divisioni interne al Movimento”. La “pax”, benché fragile, era politicamente necessaria. Finora il premier Draghi ha infatti interagito soltanto col garante e forse (dettaglio che fa capire) già lunedì Conte sarà ricevuto a palazzo Chigi. Ma sono tanti i nodi ancora da sciogliere: in primis la riforma della Giustizia. L’ex premier giallorosso e gialloverde (che era pronto a fare un terzo governo dal colore indefinito) avrebbe manifestato la volontà di non accettare la cosa così com’è stata. I pentastellati starebbero lavorando in modo certosino ai subemendamenti. Ne sapremo di più nei prossimi giorni: la visita di Conte a Draghi forse già farà capire se il pranzo a Bibbona sarà stato nient’altro che un break. Leggi anche l’articolo —> “Conte mentalmente destabilizzato dal vaffa di Grillo”: il retroscena bomba di “Dagospia”