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Grillo “detta la linea” a Draghi: le 5 richieste per il “sì” M5S al governo

06/02/2021 12:16 - Aggiornamento 06/02/2021 12:20

Mentre scriviamo la delegazione del Movimento 5 Stelle si sta recando alla Camera per le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. A guidare la delegazione pentastellata, il padre fondatore e garante del Movimento, Beppe Grillo. E proprio Grillo, prima di partecipare al pre-vertice con i gruppi parlamentari 5S, ha rivelato le condizioni per la fiducia del Movimento al nascente governo Draghi. Cinque punti, pubblicati sul suo blog, che di fatto “dettano la linea” al presidente incaricato, a meno che non voglia fare a meno del sostegno della forza politica più rappresentata in Parlamento.

beppe Grillo

Cosa ha scritto Beppe Grillo oggi sul suo blog

Cosa ha scritto Grillo? In sostanza un “mini” programma per l’esecutivo che – ormai è chiaro – non sarà un governo a termine e ha l’ambizione di arrivare al 2023, a fine legislatura. I cinque punti di Grillo sposano, almeno in parte, quel che già era l’impronta del Piano nazionale di ripresa e resilienza sul quale l’influenza di Conte e dei 5S è stata molto forte. Ambiente, sviluppo sostenibile e riforma fiscale per assecondarlo. Ma vediamoli in dettaglio.

Transizione ecologica ed energia

Grillo chiede a Draghi il coraggio di istituire un ministero della Transizione Ecologica, che nasca, scrive il garante M5S, “gli attuali ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico. Come hanno fatto Francia e Spagna, e altri Paesi”. Questo ministero, secondo Grillo, deve essere affidato a una “persona di alto profilo scientifico e visioni”. Inoltre, Grillo chiede che a questo nuovo dicastero venga data la competenza della politica energetica “come avviene in Francia, Svizzera e altri paesi”, sottolinea.

Fisco

Poi Grillo affronta il tema fiscale, sempre legato alla transizione ecologica che a suo parere dovrebbe essere al centro dell’azione del nascente governo Draghi. Riportiamo le parole di Grillo perché si tratta del passaggio più interessante del documento.

“Ridurre alle “società benefit” e a quelle che lo diventino l’imposta sul reddito d’impresa dall’attuale 24%  (ora uguale per tutte le imprese)”, scrive Grillo che poi dettaglia.

– al 20% per grandi “società benefit, es. con più di 5 milioni di fatturato);

– al 15% per “PME società benefit”.

“Se grandi società come ENEL, ENI, Barilla, etc diventassero Benefit, sarebbe una rivoluzione.  Es. Danone è una “società benefit”. scrive il garante 5S.

Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile

Grillo propone a Draghi di istituire un “Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile come in Germania, Francia e altri Paesi”. Nella visione del fondatore M5S dovrebbe essere un organo “con pochi membri, in numero dispari tra 5 e 9, composto di personalità di altissimo profilo scientifico, nominate dal presidente della Repubblica per un lungo mandato (5-10 anni). Una specie di “Corte suprema per lo sviluppo sostenibile”.

Sviluppo sostenibile e sussidi nocivi

Altrettanto interessante il passaggio sui “sussidi nocivi”, vale a dire penalizzazioni per tutto ciò che contrasta con la prospettiva di uno sviluppo sostenibile. Grillo propone di ridurre, per un importo di 20 miliardi, i sussidi ambientalmente nocivi. L’operazione andrebbe mitigata “con ammortizzatori tecnici/fiscali/sociali per le categorie svantaggiate (es. agricoltori)”, scrive. “La Commissione europea –  incalza il fondatore M5S – ci dice: volete spendere i nostri 80 miliardi per ridurre l’impatto ambientale, ma state spendendo i vostri 20 miliardi con sovvenzioni che lo aumentano”.

mario draghi e beppe grillo

Beppe Grillo: “In alto i profili, le fragole sono mature”

“In alto i profili”, è il titolo scelto dal garante M5S. Un nome che è chiaramente ispirato alla richiesta di un “governo di alto profilo” pronunciata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ una novità, questa, e anche il dato politico di questa presa di posizione del fondatore M5S. E anche il messaggio finale alla Radio Londra. “le fragole sono mature, le fragole sono mature”, non è altro che un netto invito al Movimento 5 Stelle a dire “sì” a Draghi. >> Le notizie di politica italiana