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Gualtieri: «Ritardi nell’erogazione dei prestiti? Cambiate banca»

04/06/2020 19:16 - Aggiornamento 04/06/2020 19:24

Coronavirus Italia– 4 giugno 2020. Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha parlato di «cauto ottimismo sui concreti risultati» delle misure per la liquidità varate dall’esecutivo «dopo le difficoltà iniziali». Rimangono ovviamente delle «criticità e un panorama molto differenziato fra i diversi istituti bancari». Nel corso dell’audizione alla Commissione d’inchiesta, tuttavia, il politico romano ha fatto capire di essere sereno sull’operato del governo. È chiaro che ci siano state delle banche più rapide di altre, capaci subito di erogare i prestiti con garanzia pubblica. «Fra questi due estremi», ha detto Gualtieri, «c’è una media» con «un inevitabile e fisiologico tempo di apprendimento dell’insieme del sistema bancario di cui occorre tenere conto». Ma c’è da essere positivi: la moratoria sui prestiti, giunta a 260 miliardi, è stata definita infatti dal ministro dell’economia “un successo”.

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Gualtieri: «Ritardi nell’erogazione dei prestiti? Cambiate banca»

La banca ritarda con l’erogazione dei prestiti previsti dal dl liquidità? «Cambiate banca, andate da una più rapida. Se una banca non ti respinge e fa l’operazione in 48 ore io andrei da quella, mi sembra la cosa più razionale da fare», così dice Roberto Gualtieri, rispondendo alle domande durante l’audizione in Commissione di inchiesta sulle banche. Repliche riportate da alcuni giornali italiani come l’Adnkronos e Il Sole 24 Ore. «Ci sono stati degli istituti di credito più rapidi ed efficienti di altri» nel rilascio dei prestiti a famiglie e imprese, «così come numerosi casi di malfunzionamento e criticità, che vanno individuati, risolti e monitorati», ha spiegato il ministro dell’Economia, evidenziando che sulle erogazioni dei prestiti da parte delle banche «ci sono margini di miglioramento». Gualteri ha rimarcato: «Le norme oggi consentono di erogare rapidamente».

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«Ci sono margini di miglioramento», il ministro dell’economia parla di «cauto ottimismo»

Qualche dichiarazione anche su Fca. L’autorizzazione alla garanzia Sace sul finanziamento da 6,3 miliardi di euro chiesto da Fca Italy sarà soggetta a «particolari condizioni relative al pagamento dei fornitori strategici» e agli «investimenti in Italia anche per i modelli di auto elettrica». Senza contare che «l’intervento dovrà avere rilevanti ricadute sull’occupazione, gli investimenti e l’innovazione» nel quadro delle «aziende fornitrici della filiera». Come riporta l’Adnkronos: “In caso di mancato rispetto da parte di Fca Italy delle condizioni previste per il via libera alla garanzia Sace sul prestito richiesto sono stati chiariti i meccanismi sanzionatori fino al rimborso anticipato dell’intero finanziamento”.

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