Continuano ad aumentare le vittime della guerra tra Ucraina e Russia: secondo quanto riportato dai servizi di Intelligence ucraini, il generale russo Vitaly Gerasimov è stato ucciso durante un combattimento a Kharkiv. Insieme a lui, stando alla fonte riportata dal Guardian, sarebbero morti anche altri alti ufficiali. La notizia è stata confermata anche dall’Agenzia di giornalismo investigativo Belingcat, raggiunta da una fonte russa.
Guerra Ucraina, il comandante russo Gerasimov è stato ucciso
Vitaly Gerasimov aveva 45 anni, ed era considerato il braccio destro di Putin. Era il capo di stato maggiore della 41/ma Armata interforze russa durante il combattimento a Kharkiv. Aveva preso parte alla seconda guerra cecena, all’operazione militare russa in Siria e all’annessione della Crimea nel 2014. Insieme a lui, secondo la stessa fonte citata dal Guardian, sarebbero stati uccisi altri alti ufficiali. La sua morte si aggiunge a un’altra di un generale russo, avvenuta sempre in settimana. Come ricordato da Il Guardian, all’inizio di marzo, anche il suo vice comandante, il maggiore generale Andrei Sukhovetsky, è stato ucciso. La notizia era stata confermata dai media russi.
Il ministro della Difesa ucraino ha dichiarato di aver intercettato spezzoni di conversazione in cui la morte di Gerasimov veniva confermata da un ufficiale della Fsb, il servizio di sicurezza russo. Pare che i due interlocutori stessero lamentando il fatto che le chiamate, criptate con il sistema Era, non funzionassero in territorio ucraino. >> Tutte le notizie di UrbanPost
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