La decisione non arriva all’improvviso. Non nasce da un colpo di testa, ma da una somma di piccoli segnali quotidiani. Una bolletta più alta del previsto. Un affitto che aumenta. Una spesa che pesa più di quanto dovrebbe. È così che, lentamente, molti pensionati italiani iniziano a farsi una domanda che fino a pochi anni fa sembrava quasi proibita: ha ancora senso restare?
Non è una domanda ideologica. È pratica. È intima. È legata al tempo che resta e a come si vuole viverlo. Perché la pensione, per molti, oggi non è sinonimo di serenità ma di equilibrio precario. E quando l’equilibrio diventa troppo faticoso, guardare altrove smette di essere un tradimento e diventa una possibilità.
Perché sempre più pensionati guardano fuori dall’Italia
Emigrare con la pensione non significa cercare il lusso. Significa cercare normalità. Un affitto sostenibile. Una spesa che non costringa a fare rinunce continue. Un clima che aiuti il corpo invece di peggiorarlo. Un ritmo di vita meno aggressivo.
Negli ultimi anni, migliaia di pensionati italiani hanno fatto questa scelta. Alcuni in modo definitivo, altri dividendo l’anno tra due Paesi. Le motivazioni cambiano, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: con la stessa pensione, altrove si vive meglio.
La classifica dei Paesi più scelti dai pensionati italiani
Questa non è una lista da sogno. È una classifica costruita sull’esperienza reale di chi è partito, di chi ci vive già, di chi ha fatto i conti prima di fare le valigie. Non esistono paradisi perfetti. Esistono compromessi più sostenibili.
1. Portogallo

Il Portogallo resta, nonostante i cambiamenti degli ultimi anni, uno dei Paesi più amati dai pensionati italiani. Non solo per la fiscalità che in passato è stata particolarmente vantaggiosa, ma per un insieme di fattori che vanno oltre i numeri.
Il clima mite, il costo della vita più basso rispetto a molte città italiane, la sicurezza e la qualità dei servizi rendono il Portogallo una scelta rassicurante. Molti pensionati raccontano di una quotidianità più leggera, dove la pensione basta senza dover essere continuamente difesa.
2. Spagna
La Spagna è spesso la prima alternativa che viene in mente. È vicina, culturalmente familiare, facile da comprendere anche senza conoscere bene la lingua. Il clima, soprattutto nel sud e lungo la costa, è uno dei motivi principali della scelta.

Per molti pensionati italiani la Spagna rappresenta un equilibrio perfetto tra qualità della vita e accessibilità. Gli affitti sono generalmente più bassi rispetto alle grandi città italiane, la sanità è efficiente e il ritmo quotidiano è meno stressante.
3. Grecia

Negli ultimi anni la Grecia è entrata con forza nelle scelte di chi va in pensione. Non solo per il mare e il clima, ma per il costo della vita e per alcune politiche fiscali che hanno reso il Paese più attrattivo per i pensionati stranieri.
Molti italiani scelgono isole meno turistiche o zone interne, dove la vita è semplice e i costi sono contenuti. La Grecia affascina chi cerca un’esistenza più lenta, meno orientata al consumo e più al tempo.
4. Bulgaria
La Bulgaria è una scelta meno raccontata, ma sempre più frequente. Il motivo è semplice: il costo della vita è molto più basso rispetto all’Italia. Affitti, spesa, servizi quotidiani permettono alla pensione italiana di avere un potere d’acquisto decisamente maggiore.
Non è una destinazione per chi cerca comodità occidentali in ogni dettaglio, ma è molto apprezzata da chi è disposto ad adattarsi in cambio di una maggiore serenità economica.
5. Romania
La Romania segue una traiettoria simile alla Bulgaria. Costo della vita contenuto, affitti bassi, città in crescita e una comunità italiana già presente in molte zone.
Per alcuni pensionati rappresenta una soluzione concreta per smettere di contare ogni euro a fine mese. Non è una scelta romantica, ma estremamente pragmatica.
6. Tunisia
La Tunisia è una meta scelta soprattutto da chi cerca un clima caldo tutto l’anno e un costo della vita molto inferiore rispetto all’Italia. Negli anni è diventata una destinazione stabile per molti pensionati europei.
Chi vive lì racconta di una pensione che permette uno stile di vita dignitoso, spesso impensabile in Italia con lo stesso assegno mensile.
7. Albania
L’Albania è una delle nuove destinazioni emergenti. Vicina geograficamente, con un costo della vita molto basso e una lingua che, per certi versi, risulta più semplice da apprendere.
Molti pensionati italiani la scelgono per la possibilità di vivere vicino al mare spendendo molto meno rispetto alle coste italiane.
Emigrare con la pensione, perché una classifica non basta a decidere
Questa classifica non è una ricetta. È una mappa. Ogni pensionato ha esigenze diverse: salute, legami familiari, abitudini, carattere. C’è chi non riuscirebbe mai a stare lontano dai nipoti e chi, invece, sente il bisogno di cambiare completamente scenario.
Emigrare con la pensione richiede preparazione, informazione e una buona dose di realismo. Non tutto è più facile all’estero. Ma per molti, il bilancio finale è comunque positivo.
La vera domanda non è dove, ma perché
Alla fine, la domanda più importante non è quale Paese scegliere, ma perché si sente il bisogno di farlo. Per alcuni è una questione economica. Per altri è una scelta di benessere. Per altri ancora è il desiderio di non vivere l’ultima parte della vita con l’ansia costante dei conti.
Emigrare con la pensione non è una resa. È, per molti, un atto di lucidità. La decisione di usare il tempo rimasto nel modo più dignitoso possibile.
E per questo, sempre più pensionati italiani stanno facendo una valigia in più. Non per fuggire. Ma per respirare meglio.
