A 14 anni di distanza dall’uscita nelle sale americane, dove è approdato il 30 giugno del 2006, Il Diavolo veste Prada, diretto da David Frankel, il cui soggetto è tratto dall’omonimo romanzo di Lauren Weisberger, continua ad essere uno dei film di maggiore successo. Questa sera, 18 maggio 2020, su Canale 5, Meryl Streep torna a vestire i panni della temibile Miranda Priestly. Ad affiancarla un cast stellare, che vede Anne Hathaway, Emily Blunt e Stanley Tucci. Una pellicola decisamente fuori dagli schemi, che racconta le difficoltà di affermarsi in un mondo spietato come quello del giornalismo, in cui è vietato sbagliare. Protagonista indiscussa però è la moda: tutto ruota attorno alle vicende dell’assistente Andrea e del suo complicato rapporto con la direttrice dispotica della rivista Runway. Eccoci pronti a raccontare tutto su Il diavolo veste Prada: trama, curiosità e a mostrarvi una scena tagliata che avrebbe cambiato il significato del film.
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“Il diavolo veste Prada” trama, cast e curiosità: la scena tagliata che cambia tutto il film
Una commedia fatta di grandi sfilate, eventi alla moda e feste imperdibili. Per nulla ingenua, tutt’altro che banale. Il film racconta di Andrea (Andy), aspirante giornalista neolaureata, piena di talento, che trova impiego come assistente della perfida Miranda Priestley, direttrice di una delle riviste più importanti di New York “Runway”. La giovane è determinata, sa scrivere e ha voglia di imparare, ma non ha la minima inclinazione per il mondo della moda. Nonostante questo viene assunta: iniziano così per lei delle settimane faticose. Andy stringe i denti consapevole che ‘Runway’ può spalancarle molte porte per il futuro. Ad un certo punto la ragazza però si rende conto che per arrivare a certi livelli è necessario «vendere l’anima al diavolo», essere disposti a tutto. «Non essere ridicola Andrea, tutti vogliono questa vita, tutti vorrebbero essere noi», dice l’eccentrica Miranda prima di scendere dall’auto in una delle sequenze finali. E una prima curiosità riguarda proprio questa battuta, modificata da Meryl Streep, che l’ha resa ancora più iconica. Gli sceneggiatori avevano scritto infatti sul copione: «Tutti vorrebbero essere me».
Tutto quello che (forse) non sapete sulla commedia di David Frankel del 2006: i retroscena inaspettati
‘Il Diavolo Veste Prada’ non sarebbe stato lo stesso senza i meravigliosi abiti e gli accessori griffati indossati dalle protagoniste. L’intero guardaroba del film è costato circa 1 milione di euro ed è stato curato dalla costumista Patricia Field, che si è ispirata ai look più eleganti dell’epoca. Vestiti stupendi che Meryl Streep non ha più: conscia del loro importante valore economico, l’attrice ha deciso di darli in beneficenza, così da aiutare le persone più bisognose. Pochi sanno poi che Meryl Streep era titubante all’inizio: il ruolo le piaceva, la convinceva anche la sceneggiatura, ma non era ben sicura del cachet. Solo dopo che la produzione raddoppiò l’offerta l’attrice si convinse. Per il ruolo di Miranda si era pensato inizialmente ad Helen Mirren e Kim Basinger. Per essere ancora più glamour la Streep decise di tingersi i capelli di bianco: un modo per essere abbinata con qualsiasi tipo di colore. Grattacapi anche per Anne Hathaway, a cui è stato chiesto di ingrassare e dimagrire in poco tempo. Inizialmente ha dovuto prendere 4 chili per interpretare la versione “sciatta” di Andy, poi, per potere entrare negli abiti fashion, si è prestata ad una dieta ferrea. Al suo posto avrebbe dovuto esserci Rachel McAdams, che però rifiutò la parte.
“Il diavolo veste Prada”, il film ha un finale diverso rispetto al libro (attenzione SPOILER!!!)
Altre curiosità? Libro e romanzo sono assai distanti: il finale del romanzo è completamente diverso. Nella pellicola Andy rincontra Miranda e la saluta. Lei la ignora ed entra in auto, ma una volta nella macchina si lascia scappare un tenero sorriso; nel libro invece Andy incontra la nuova assistente di Miranda, schiavizzata proprio come lei agli inizi. Una specie di specchio in cui riflettersi, non proprio un flashback. Probabilmente un omaggio ad un grande dramma popolare del cinema americano del 1951, ‘Eva contro Eva’, con con Bette Devis, del tutto assente nel film del 2006. Tra l’altro quel che pochi sanno è che l’autrice del romanzo, Lauren Weisberger, è presente nel film: compare in un cameo come tata delle gemelle figlie di Miranda. Per stessa ammissione della scrittrice la vicenda narrata nel libro ha qualcosa di vero: lei era stata infatti assistente della direttrice di Vogue, Anna Wintour.
«Miranda così troppo umana», il frame de ‘Il diavolo veste Prada’ tagliato in fase di montaggio
Ma veniamo alla scena tagliata, che se lasciata ne ‘Il diavolo veste Prada’, avrebbe cambiato il senso dell’intera pellicola. La sequenza in questione, infatti, mostra Miranda Priestley troppo ‘dolce’, umana, quasi affettuosa nei confronti di Andy. La domanda che ci poniamo dall’inizio del film è: ma può essere così cattiva? Lo è davvero? Soltanto chi ha avuto un capo tanto, come dire, «ligio al dovere» sa che è possibile, soprattutto in certi ambienti. Il frame in questione fa riferimento ad un party di Runway a New York. Nel corso della festa le due assistenti di Miranda sono alle spalle della perfida direttrice per indicarle i nomi degli invitati, come concordato. Ad un certo punto sopraggiunge il marito della donna con un drink in mano completamente ubriaco. Questi comincia a mettere a disagio Miranda, dichiarando che tutti lo considerano soltanto come suo marito e prende ad insultare Irv Ravitz, il superiore della Priestley. La situazione sta per precipitare, ma Andy riesce a togliere la direttrice dell’imbarazzo. La giovane allontana Irv con una scusa, mentre Miranda inizia a ballare con il marito. In quel momento gli sguardi delle due donne si incrociano, Miranda riconoscente le sussurra: «Grazie». Un po’ troppo per gli sceneggiatori e per il regista, che in fase di montaggio avrebbero deciso di comune accordo di eliminare la sequenza.