“Scansa le cose irrilevanti” ma non si esime dallo spendere qualche parola su quanto affermato da Matteo Bassetti a L’aria che tira in merito alla laurea in veterinaria: Ilaria Capua, ex virologa oggi a capo del centro di Eccellenza One Health dell’Università della Florida, risponde su Il Corriere della sera alle frecciatine dell’esperto in Malattie Infettive. Laureatasi in Medicina Veterinaria nel 1989, la Capua vanta un impegno trentennale nello studio di virus e fenomeni pandemici. Insufficienti probabilmente per Bassetti che su La7 avrebbe affermato: «È una veterinaria. Ognuno deve parlare di ciò che sa e si occupa».
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Ilaria Capua laurea, la risposta a Bassetti: «La consapevolezza di essere di fronte alla più grande emergenza sanitaria mi porta a scansare le cose irrilevanti»
Replica così la Capua, sulle pagine de Il Corriere: «La consapevolezza di essere di fronte alla più grande emergenza sanitaria a memoria umana mi porta a scansare le cose irrilevanti. Uno spreco d’energia. Quello che dobbiamo fare, invece, è continuare a cercare una convergenza e andare tutti nella stessa direzione. Le spirali di confusione fanno solo male». Con una parentesi come deputata alle spalle, la virologa prosegue: «Io non ho bisogno, oggi, di costruirmi una carriera. Non ho risposte per tutto, anzi ne ho soltanto per alcuni aspetti del problema che conosco. Vorrei dare il mio contributo mettendo a disposizione delle persone quello che ho studiato e capito in questi anni. Per il resto, non intendo partecipare al gioco degli insulti. Ho grande rispetto per tutti e per la libertà di parola».
«Quello che scegli di studiare a 18 anni, non è il punto d’arrivo ma il punto d’ingresso della tua vita professionale»
Rendendo pubblica la sequenza del virus dell’aviaria nel 2006, la Capua diede il via all’open science in favore della divulgazione: «Quello “strappo” – ha affermato l’esperta – si è trasformato in una serie di strumenti utilissimi oggi come le piattaforme per la condivisione delle sequenze genetiche dei virus che sono necessarie per sviluppare diagnostici e vaccini in tempo reale. Abbiamo gestito il Covid anche grazie a protocolli e intuizioni legati a quello “strappo”. Ma il virus continua a correre e non se ne andrà rapidamente». Neanche il piano delle vaccinazioni potrà arrestare nell’immediato la diffusione: «Non sarà così semplice da realizzare, – ha ammesso – in nessun Paese. L’ immunità di gregge – si mira almeno al 75% della popolazione – sarà un processo graduale e con molte incognite. Probabilmente la somministrazione del vaccino occuperà tutto il 2021».
Non ha dubbi la Capua sulla sicurezza dei vaccini: «Certo che sono sicuri. Oggi la trasparenza è un valore e le aziende lo sanno. Va spiegato bene e con pazienza alle persone che sono spaventate da tutto. Anche per questo, che senso hanno attacchi e contrapposizioni? Si crea solo più paura e incertezza e invece è proprio il contrario che serve. Lucidità, attenzione, consapevolezza del nostro ruolo come comunicatori». Tornando infine sulla laurea, la dottoressa ha concluso: «Quello che scegli di studiare a 18 anni, non è il punto d’arrivo ma il punto d’ingresso della tua vita professionale. Bisogna vedere quello che sei in grado di costruire dopo. E i virus pandemici e pre-pandemici sono proprio argomento da virologi veterinari». >> Covid, soccorritore del 118 muore a 59 anni: “Luigi era forte come un leone”