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Omicidio Ilenia Fabbri interrogato il killer reo confesso: nuove accuse a Claudio Nanni presunto mandante

17/03/2021 17:57 - Aggiornamento 17/03/2021 22:56

Omicidio Ilenia Fabbri: Arianna Nanni, figlia 21enne della donna sgozzata in casa a Faenza (Ravenna) all’alba dello scorso 6 febbraio, non incontrerà il padre in carcere. Il magistrato competente ha infatti respinto la richiesta della ragazza, che avrebbe voluto un confronto a quattr’occhi con suo padre Claudio Nanni, accusato di essere il mandante dell’efferato delitto.

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Ilenia Fabbri: la figlia non potrà incontrare il padre in carcere

Arianna avrebbe voluto ulteriori spiegazioni dopo che l’uomo le ha scritto una lettera ammettendo solo in parte le sue responsabilità. Nanni ha infatti detto agli inquirenti di non avere commissionato l’omicidio della ex moglie. Il sicario da lui assoldato avrebbe a suo dire dovuto ‘solo’ spaventarla. Intimidirla affinché Ilenia desistesse dal portare avanti una causa legale nei suoi confronti. Arianna ha dichiarato di credergli ma non avrà modo di confrontarsi con lui.

La posizione della 21enne è troppo delicata in questo frangente investigativo. Lei è infatti una testimone chiave di quanto accaduto. Ed involontariamente ha contribuito a far emergere il coinvolgimento del padre nella vicenda delittuosa.

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Claudio Nanni: la  figlia Arianna crede alla sua versione

Se parlasse a tu per tu con il padre, infatti, rischierebbe di inquinare le prove di colpevolezza emerse finora a suo carico. Secondo l’accusa, infatti, l’atteggiamento di Arianna quando era ancora in auto con il padre, appena saputo che un un uomo si era introdotto in casa e stava aggredendo sua madre, avrebbe inguaiato Nanni. Il presunto mandante del delitto infatti non sapeva che quella notte in casa con madre e figlia aveva dormito anche la fidanzata di Arianna. Proprio la ragazza è stata suo malgrado la testimone oculare dell’omicidio. Terrorizzata, chiusa in camera da letto assisteva inerme all’aggressione della povera Ilenia. Nel frattempo Arianna era già in auto con suo padre, diretta a Milano per l’acquisto di un’auto. Padre al quale intimava di premere sull’acceleratore per tornare indietro e dirigersi a casa per soccorrere la sua mamma. Ma Nanni, è noto, non è mai andato oltre i 110 km/h. Indizio compromettente, questo, secondo gli inquirenti.

Secondo interrogatorio al killer di Ilenia Fabbri

Arianna aveva altresì chiesto al magistrato competente di parlare anche con il killer reo confesso di sua madre, il pregiudicato 53enne Pierluigi Barbieri. Richiesta rigettata. Dal canto suo Barbieri, interrogato per ore oggi, 17 marzo, avrebbe riconfermato quanto già detto al Gip lo scorso 8 marzo. Nanni gli avrebbe chiesto, in cambio di 20mila euro e un’auto, di uccidere Ilenia ed inscenare una rapina finita nel sangue. Il verbale dell’interrogatorio, che, secondo le indiscrezioni di queste ore, conterrebbe nuovi particolari, è secretato.

“Se ammazzo la tua ex moglie poi tua figlia tornando a casa vedrà la mamma morta”. A questa frase di Barbieri Nanni avrebbe risposto: “Non importa, non uscire da quella casa senza averla uccisa”. Dichiarazione, ovviamente, la cui attendibilità è tutta da verificare. Barbieri oggi avrebbe pianto durante l’interrogatorio.

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Killer e mandante: le prove di un accordo

Nanni invece nega di avergli fatto questa richiesta. Allo stato attuale risulta che Barbieri avesse da lui ricevuto solo 2mila euro in contanti. I due uomini nei mesi precedenti il delitto avrebbero avuto diversi contatti. Incontri – alcuni immortalati dalle telecamere dell’officina in cui Nanni lavorava – e telefonate. In un messaggio vocale dello scorso 10 dicembre, Nanni gli disse di essere costretto in casa perché positivo al Covid e alluse ad un qualcosa che sembrava deciso da tempo: “Una volta che esco, dai, dopo si fanno tutte le cose che bisogna fare, ok?”. Potrebbe interessarti anche —> Ilenia Fabbri, la figlia difende suo padre presunto mandante del delitto: «Mio babbo non voleva ammazzare la mamma»