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Precipita un jet: morto il capo di Stato maggiore

23/12/2025 23:46 - Aggiornamento 23/12/2025 23:49

Un grave incidente aereo avvenuto in Turchia ha provocato la morte del capo di Stato maggiore dell’esercito libico, il generale Mohammed Ali Ahmed Al-Haddad. Il velivolo su cui viaggiava è precipitato poco dopo il decollo da Ankara, mentre stava rientrando a Tripoli al termine di una visita ufficiale.

La notizia è stata confermata dal primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Dbeibah, che ha parlato di una tragedia nazionale e di una perdita gravissima per le forze armate del Paese.

L’incidente aereo in Turchia: il jet precipitato dopo il decollo

Secondo quanto riferito dalle autorità turche, l’aereo era un jet privato Dassault Falcon 50. A bordo, oltre ad Al-Haddad, viaggiavano altri alti ufficiali militari libici. I contatti con il velivolo si sono interrotti poco dopo il decollo dall’aeroporto di Esenboğa, nella capitale Ankara, in seguito a una richiesta di atterraggio di emergenza.

I rottami dell’aereo sono stati successivamente individuati in una zona rurale a sud della città. Le squadre di soccorso turche hanno raggiunto il luogo dello schianto, mentre il ministro della Giustizia turco ha annunciato l’apertura di un’indagine giudiziaria per chiarire le cause dell’incidente.

Chi era Mohammed Al-Haddad, figura chiave della Libia occidentale

Il generale Al-Haddad ricopriva dal 2020 il ruolo di capo di Stato maggiore dell’esercito libico ed era considerato una delle figure più influenti del governo di Tripoli, riconosciuto dalle Nazioni Unite. Era noto per la sua posizione favorevole all’unificazione delle forze armate libiche e per le sue relazioni internazionali.

Negli ultimi anni aveva rafforzato i rapporti militari con la Turchia, con gli Stati Uniti e con l’Italia, partecipando a incontri strategici e firmando accordi di cooperazione militare. Il suo nome era considerato centrale in eventuali futuri equilibri tra Tripoli e Bengasi.

Le vittime dell’incidente: morti anche altri alti ufficiali

Nel disastro hanno perso la vita anche il capo di Stato maggiore delle forze di terra libiche, il generale Al-Fitouri Ghribil, il direttore dell’Agenzia per la Produzione Militare Mahmoud Al-Qatwi, un consigliere militare di Al-Haddad e un fotografo dell’ufficio stampa dello Stato maggiore.

Il primo ministro Dbeibah ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, definendo i militari morti “un esempio di disciplina e responsabilità nazionale”.

Un momento delicato per la Libia

La morte di Al-Haddad arriva in una fase particolarmente delicata per la Libia, divisa dal 2011 tra due governi contrapposti: quello occidentale con sede a Tripoli e quello orientale legato al generale Khalifa Haftar. Il cessate il fuoco regge, ma il processo di unificazione politica e militare resta fragile.

Secondo alcune fonti, il generale Al-Haddad si era più volte espresso a favore dell’uscita di tutte le forze straniere dal Paese, compresa la presenza militare turca, una posizione che ne aumentava il peso politico interno.

Indagini in corso sulle cause dello schianto

Le autorità turche stanno lavorando in coordinamento con una cella di crisi libica per ricostruire la dinamica dell’incidente. Al momento non vengono escluse né ipotesi tecniche né altre cause, mentre l’attenzione resta alta data la rilevanza delle figure coinvolte.

La scomparsa del capo dell’esercito libico rischia di avere ripercussioni non solo militari, ma anche politiche, in un contesto regionale già segnato da forti tensioni.

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