Mario Sconcerti, giornalista sportivo che ha diretto tra gli altri Il Corriere dello Sport e tra i commentatori di più lungo corso, ha rilasciato oggi un’intervista a TMW Radio in cui ha parlato delle squadre italiane impegnate in Champions League e in particolare della Juventus. Di seguito un estratto dell’intervista pubblicato da Tuttomercatoweb.com (Continua a leggere dopo la foto)
Juventus, Mario Sconcerti: “Difficile che torni ad essere una schiacciasassi”
Cosa ha visto di buono nella Juventus in Champions?
“Non ho visto la Juventus strettamente difensiva vista nelle ultime partite, ha cercato di spingere di più. Ieri ha cambiato e ha finito con quasi 8 centrocampisti e nonostante tutto questo affollamento ho continuato a non vedere una idea di costruzione di gioco .Si è vista più volontà al gioco d’attacco, ma manca ancora la costruzione”.
Juventus brutta ma concreta e Atalanta bella ma che non ha raccolto nulla?
“E’ la sintesi perfetta. Nel momento in cui troviamo avversarie di seconda fascia, facciamo la partita e spesso la vinciamo. Quando giochiamo con avversari di prima fascia perdiamo. L’unica che tiene è la Juventus, con le altre dimostriamo che a un certo livello abbiamo difficoltà”.
Chiesa un po’ sacrificato come seconda punta?
“Quello è il suo ruolo, è un grande attaccante che può giocare 10 metri più avanti o dietro. E’ diventata una stella internazionale e viene marcato di più. Ci si abituerà a questo, ma in questo momento sta soffrendo”.
Inter banco di prova importante per questa Juventus?
“La Juventus ha un limite conclamato, che è la lontananza dei centrocampisti sia in fase di costruzione del gioco che di rifinitura. McKennie è più pungente per esempio di Rabiot, ma anche più dispersivo. Di squadre complete ne abbiamo viste due, ossia Napoli e Inter. Il Milan si è ridimensionato in campo europeo. La Juventus sarà difficile che torni ad essere una schiacciasassi, le mancano alcune cose”.
Che ne pensa del momento dell’Atalanta?
“Mancavano diversi elementi, era in affanno. Non credo che gli piaccia molto Koopmeiners, quando gioca lui è un’Atalanta di un altro livello. Addirittura ha giocato terzino De Roon, ha debuttato Lovato, c’è stata a Manchester una partita da squadra matura, con due gol prodotto di una squadra matura e non del caso. Ma non ha portato il suo gioco fino in fondo”.