Tra gli ospiti di oggi, sabato 28 novembre 2020, del programma di Canale 5, “Verissimo”, Lapo Elkann, il rampollo di Casa Agnelli, che disperato ha commentato la notizia della scomparsa del campione argentino Diego Armando Maradona. «È come se fossi morto io: è successo a lui ma poteva capitare a me», ha dichiarato a cuore aperto a Silvia Toffanin il manager, che si è detto sconvolto per l’accaduto. Tra loro c’era un’amicizia profonda, sincera. La stessa conduttrice è apparsa commossa per la confessione di pancia dell’imprenditore.
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Lapo Elkann su Maradona, confessione di pancia a “Verissimo”: Toffanin commossa
«Era un amico vero, con un cuore immenso. Era quasi un fratello per me. Diego ha combattuto in un mondo molto complicato. Aveva delle qualità umane pazzesche e va ricordato per le sue grandi doti, che andavano oltre quelle calcistiche», ha dichiarato a “Verissimo” Lapo Elkann, visibilmente commosso. «Maradona è stato il più grande calciatore della storia, ma per me era una persona generosa, con una grandissima bontà d’animo, sempre pronto ad aiutare i più fragili e i più deboli. La sua scomparsa è una delle più grandi perdite per tantissimi di noi», ha proseguito l’imprenditore.
«Hanno ironizzato spesso sul web su noi due, ma io ero orgoglioso e onorato di essere affiancato a Diego…»
Già alcuni giorni fa Lapo Elkann, a Storie italiane, aveva detto di essere stato spesso e volentieri paragonato all’amico Maradona per le dipendenze. A Verissimo parlando delle cattiverie che girano nel web il 43enne ha detto: «Le battaglie che ha combattuto lui, le sofferenze che ha provato per via delle dipendenze sono le stesse che ho provato anch’io e che affrontano milioni di persone». E ancora: «Hanno ironizzato spesso sul web su noi due, ma io ero orgoglioso e onorato di essere affiancato a Diego perché era un uomo che generava luce, passione e amore per tutti. Lui veniva dal nulla a differenza mia, ma in comune avevamo i vuoti che combattevamo e colmavamo con le sostanze», ha concluso Elkann. Leggi anche l’articolo —> Lapo Elkann: «Sono stato graziato più volte. Ho avuto fortuna, ma non per il mio cognome o i soldi…»