Laura Perselli strangolata: è questa la drammatica conferma giunta nelle scorse ore in merito alle risultanze dell’esame autoptico. Sabato 13 febbraio l’Ansa ne ha dato chiara conferma con una nota stampa.
“Laura Perselli, la bolzanina scomparsa il 4 gennaio e la cui salma è stata trovata un mese dopo nell’Adige ad Egna, sarebbe morta per strangolamento. È quanto si apprende da indiscrezioni sull’autopsia effettuata in giornata, su incarico della procura, dal medico legale Dario Raniero e, per la difesa, dall’anatompatologo bolzanino Eduard Egarter Vigl”.
Laura Perselli strangolata (forse) con una corda
L’autopsia ha quindi confermato il terribile destino toccato ai coniugi scomparsi lo scorso 4 gennaio a Bolzano e per il cui omicidio è in carcere il figlio maggiore, Benno Neumair. Il corpo di suo padre Peter, localizzato nel fondale del fiume Adige, non è stato ancora recuperato. Secondo la ricostruzione della Procura, Benno avrebbe prima tolto la vita a suo padre, poi avrebbe atteso in casa che la madre rientrasse ed avrebbe ucciso anche lei.
La 68enne sarebbe stata strangolata: dai segni riscontrati sul collo, si ipotizza l’assassino abbia utilizzato una corda o una collana. L’esito degli esami tossicologici, tra qualche settimana, permetterà certamente di avere un quadro più definito sulla morte della donna. Intanto continuano le ricerche del cadavere di Peter nell’Adige, che vede coinvolti centinaia di uomini e mezzi.
Benno Neumair resta in carcere
Benno Neumair, detenuto a Bolzano dallo scorso 29 gennaio, resta in cella. Il Riesame ha infatti rigettato l’istanza della sua difesa che ne chiedeva la scarcerazione. Si professa innocente ma la Procura lo ritiene responsabile ed esecutore materiale dell’omicidio dei suoi genitori e dell’occultamento dei loro cadaveri.
I cani molecolari fiutano qualcosa nell’Adige: si cerca il corpo di Peter Neumair
Sabato scorso le speranze di trovare il corpo di Peter si erano fatte concrete ma poi sono sfumate. Tre cani molecolari della polizia tedesca specializzati nella ricerca di cadaveri in acqua, infatti, avevano fiutato qualcosa. L’area interessata è quella di Laghetti, dove il 6 febbraio era stato localizzato e recuperato il corpo di Laura Perselli. Elicotteri, droni, cani molecolari, ecoscandagli. Gli uomini della Protezione civile e dei Vigili del fuoco da giorni stanno lavorando assiduamente per recuperare il cadavere del 63enne insegnante in pensione. Al momento però i loro sforzi non hanno dato risultati.
Oltre ai vigili del fuoco di Bolzano e di Trento sono coinvolti anche diversi reparti di pompieri volontari. A coadiuvarli il gruppo cani da ricerca, diverse sezioni del soccorso acquatico, il soccorso alpino e la Croce bianca. L’attenzione delle squadre di ricerca resta rivolta alla diga di Mori a 90 chilometri dal ponte Ischia-Frizzi. Su quel ponte i Ris hanno isolato tracce di sangue compatibili con quello di Peter Neumair. Potrebbe interessarti anche —> Peter e Laura uccisi in momenti diversi: nuove indiscrezioni sul giallo di Bolzano