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Laura Ziliani trovata morta: il cerchio si stringe attorno agli indagati, nuove indiscrezioni a “Ore 14”

14/09/2021 15:29 - Aggiornamento 14/09/2021 22:54

Laura Ziliani trovata morta a Temù: secondo ciò che è emerso nella puntata odierna di “Ore 14”, su Rai 2, il cerchio si starebbe stringendo attorno agli indagati. Trattasi delle figlie della ex vigilessa 55enne trovata (casualmente, a 3 mesi dalla scomparsa) senza vita a Temù (Brescia), lo scorso 8 agosto, e di cui si erano misteriosamente perse le tracce l’8 maggio 2021.

Laura Ziliani è stata uccisa? Il presunto movente economico

Maggiormente accreditati da parte della Procura, la pista dell’avvelenamento ed il movente di natura economica. Si tratta tuttavia al momento di sole indiscrezioni giornalistiche che attendono ancora di essere confermate e/o smentite dalla magistratura inquirente. Pare che Laura Ziliani fosse proprietaria di ben 12 immobili lasciati a lei in eredità dal marito, morto in un tragico incidente nel 2012. E alcuni testimoni avrebbero riferito a chi indaga che tra madre e figlie ultimamente ci fossero stati screzi ed incomprensioni relativi alla trasformazione di alcuni dei succitati immobili in B&B. Strutture ricettive di cui pare si occupasse a pieno titolo il fidanzato della figlia maggiore di Laura, anch’egli indagato a piede libero per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

LAURA ZILIANI MORTA TEMU CERCHIO SI STRINGE ATTORNO AGLI INDAGATI

Analisi sui telefoni degli indagati: scomparse tutte le chat e i messaggi

Il corpo della donna è stato rinvenuto semicoperto dal limo a pochi metri dal fiume Oglio. Nei polmoni non è stata rilevata la presenza di acqua. Ciò porta gli inquirenti ad escludere la morte per annegamento. Sul cadavere della donna non c’erano segni di violenza, quindi la colluttazione e la violenza fisica sarebbero da escludere quali cause del decesso. Si va ad esclusione, quindi, e il tanto atteso esito degli esami tossicologici potrebbe dire qualcosa in più circa la pista dell’avvelenamento.

Particolare attenzione viene riposta in queste ore sui telefoni cellulari dei tre indagati che secondo le indiscrezioni sarebbero stati formattati. La loro memoria interamente cancellata. Non vi sarebbe traccia di messaggi né chat in quei dispositivi elettronici. Perché? Gli inquirenti stanno cercando di capirlo. (Continua a leggere dopo la foto)

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LAURA ZILIANI MORTA TEMU CERCHIO SI STRINGE ATTORNO AGLI INDAGATI

L’analisi della criminologa Roberta Bruzzone

Roberta Bruzzone, in collegamento video con la trasmissione, ha fornito il proprio punto di vista circa la vicenda: “Come ci insegna la cronaca giudiziaria, il ritrovamento delle salme avviene solitamente in maniera casuale. Le condizioni climatiche non hanno certamente contribuito a conservare la salma. Possiamo però escludere la violenza fisica, visto che non ve ne è traccia sul cadavere, e l’annegamento. Ergo, l’ipotesi suicidaria perde inevitabilmente di interesse. Ad oggi ci sono tre indagati, fra cui le due figlie, con cui Ziliani aveva rapporti quotidiani e motivi di confronto aspro per via della loro volontà di trasformare la villetta familiare in un bed and breakfast”.

Gli inquirenti stanno ricostruendo la quotidianità di Laura Ziliani, annotando una serie di insolite ‘stranezze’ verificatesi proprio solo nel giorno della scomparsa. Prime fra tutti il fatto che le telecamere del percorso che avrebbe fatto a piedi la mattina della scomparsa, non hanno in realtà ripreso il suo passaggio. La donna, inoltre, la mattina dell’8 agosto sarebbe uscita di casa apiedi senza portare con sé il cellulare né l’orologio Gps da cui non si separava mai. Potrebbe interessarti anche —> Laura Ziliani scomparsa e trovata morta: due delle tre figlie indagate per omicidio volontario, il punto sulle indagini