Chi è Sergej Lavrov, il ministro degli Esteri di Putin? Paolo Valentino in un articolo uscito su «Il Corriere della Sera» l’ha definito «equilibrista, zelante, capace di mentire». E l’inviato lo ha conosciuto: «Quando qualche anno fa al Med, il Forum sul Mediterraneo organizzato dall’Ispi, gli chiesi se la Russia si sentisse poco rispettata nel mondo, Sergej Lavrov rispose con un proverbio russo: ‘Se mi temi, mi rispetti’». È senza dubbio un «falco» Lavrov, un diplomatico deciso, fedele a Putin: non esiterebbe un solo istante a soddisfare le ambizioni geopolitiche e le ossessioni dello Zar. Lo sanno tutti, però, a Mosca e nelle cancellerie occidentali, che Lavrov era contrario all’azione militare in Ucraina. I suoi dubbi però sono stati totalmente ignorati dal leader del Cremlino e dal ministro della Difesa, Sergej Shoigu, altro punto di riferimento del presidente russo.
leggi anche l’articolo —> Il ritratto di Serghej Shoigu, il braccio destro di Putin: chi è sua madre e da dove viene
Chi è Sergey Lavrov, il ministro degli Esteri di Putin: fumatore incallito amante della poesia
«Sergeij Viktorovich Lavrov è un puro prodotto della vecchia scuola diplomatica moscovita, che è stata zarista, sovietica e russa», scrive sempre Paolo Valentino sul «Corriere». Classe 1950, Lavrov è nato a Mosca da una famiglia di origini armene e russe: suo padre era infatti un armeno che visse a Tbilisi; mentre la madre era una funzionaria russa del Ministero del Commercio Interno dell’URSS. Lavrov ha studiato presso la scuola secondaria di Noginsk e si è laureato in Relazioni internazionali presso l’Università Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali nel 1972. Conosce diverse lingue: inglese, francese e singalese, che ha appreso quando era nello Sri Lanka. Dopo essersi laureato al prestigioso MGIMO, l’Istituto di Relazioni Internazionali dell’Università di Mosca, vera fucina della diplomazia del Cremlino, ha intrapreso l’attività di diplomatico. Nel 1976 ha cominciato a lavorare nella sede principale del Ministero degli Affari Esteri del suo paese. Dal 1981 al 1988 Lavrov è stato inviato come consigliere sovietico dell’ONU; in seguito al nuovo al Ministero degli Affari Esteri russo come Vice Capo del Dipartimento delle Relazioni economiche internazionali. Dal 1990 al 1992 è stato direttore del dipartimento delle organizzazioni internazionali e delle questioni globali del Ministero degli Affari Esteri.
La moglie è Maria Alexandrovna
Dal 1992 al 1994 Lavrov è stato Vice Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa sotto la presidenza di Boris El’cin. Nel 1994 la nomina come ambasciatore della Russia presso l’ONU. È stato poi eletto diverse volte come presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il 9 marzo 2004 il presidente russo Putin lo ha nominato Ministro degli Affari Esteri al posto di Igor’ Ivanov. Vicinissimo allo zar, è legato al suo Paese. Forse fin troppo zelante: «Non puoi fare un tango con Lavrov, non è autorizzato a ballare», disse di lui nel 2017 l’allora segretario di Stato americano Rex Tillerson. Fumatore incallito, è appassionato di sport come lo Zar. In particolare modo del calcio: «Racconta che riesce a resistere a lunghe notti di negoziati pensando alla sua squadra, lo Spartak di Mosca», ha scritto sempre Valentino, che ha svelato però pure un altro amore del diplomatico: la poesia. Un aspetto quest’ultimo senza dubbio sorprendente. Poco in linea con il personaggio che abbiamo visto in questi giorni parlare con freddezza di nucleare e terza guerra mondiale. Sua moglie è Maria Alexandrovna, insegnante di formazione, ma non ha lavorato un giorno a scuola. Ha dedicato tutta la sua vita a casa, famiglia e bambini. Leggi anche l’articolo —> Angela Merkel e l’addio alla Germania, tutte le curiosità su di lei: dal “killer instinct” ai cani di peluche