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Lavrov ospite a “Zona Bianca”: «L’Italia in prima fila contro la Russia»

02/05/2022 08:53 - Aggiornamento 02/05/2022 08:57

Per la prima volta il ministro degli Affari Esteri russo Sergej Lavrov ha voluto rilasciare un’intervista ad una tv europea. Ha scelto Rete 4, la trasmissione «Zona Bianca» condotta da Giuseppe Brindisi. Nessuna replica, non c’è stata alcuna interruzione. Più che un faccia a faccia, l’intervento del braccio destro di Putin si è rivelato un monologo“La Russia non ha mai fermato gli sforzi per evitare una Guerra Mondiale. I media occidentali travisano sempre quello che noi diciamo”, ha dichiarato nelle battute iniziali Lavrov.

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Lavrov a “Zona Bianca”: «L’Italia in prima fila contro la Russia»

Sulla possibilità che la guerra in Ucraina diventi un conflitto nucleare Sergej Lavrov ha detto: “Quando si parla delle minacce e mi chiedono quanto siano reali queste minacce io rispondo sempre così: la Russia non ha mai interrotto gli sforzi per raggiungere gli accordi che garantiranno il non svilupparsi di una guerra. Abbiamo proposto ai nostri colleghi americani di ripetere ciò che era stato detto da Gorbaciov e Reagan nel 1987 e accettare una dichiarazione che confermi che una guerra nucleare non avrebbe vincitori. Non siamo riusciti a convincere l’amministrazione Trump ma l’amministrazione Biden era d’accordo. E nel 2021 a Ginevra Putin e Biden hanno accettato questa dichiarazione, su nostra iniziativa. C’era anche una proposta di Putin di convocare un summit dei cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza Onu ma gli Stati Uniti e la Gran Bretagna rallentano”. Chiarimenti poi su come Mosca consideri Roma oggi: “L’Italia è in prima fila tra coloro che non solo adottano sanzioni anti russe ma anche tutte le iniziative in questo senso. Purtroppo all’inizio è stata una sorpresa ma adesso ci siamo abituati al fatto che l’Italia può essere anche questo, forse questa è la verità, non lo so. Mi sembrava che il popolo italiano e l’Italia avessero un approccio un po’ diverso rispetto al mondo e all’equità e che sapessero distinguere il bianco dal nero. Non voglio sbagliarmi qui, alcune dichiarazioni di alcuni politici italiani per non parlare della stampa sono davvero andate oltre le buone norme diplomatiche e dell’etica giornalistica”.

Lavrov zona bianca

Le accuse gravi a Zelensky e le parole sulla strage di Bucha

Il 9 maggio la Russia dichiarerà la guerra totale? “I nostri militari non pianificano le azioni in base a una data. I ritmi dipendono dalle necessità di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi”, ha dichiarato Lavrov a «Zona bianca». Il ministro degli esteri russo ha poi cercato di sminuire, ridimensionare, il ruolo del battaglione Wagner: “Tutte le polemiche riguardo la presenza di mercenari del battaglione Wagner servono a distogliere l’attenzione su ciò che fanno i nostri colleghi occidentali e la situazione riguardo lo scontro nell’acciaieria Azovstal di Mariupol e i desideri isterici di Zelensky, del suo entourage e dei suoi partner occidentali di far uscire queste persone, ha a che fare sul fatto che sono presenti mercenari e ufficiali occidentali tra le fila dei radicali ucraini”. A proposito della strage di Bucha, invece, ha detto: “Il 30 marzo i militari russi sono usciti da Bucha. Il sindaco di Bucha ha dichiarato la vittoria dicendo che Bucha era tornata alla vita normale e poi dopo tre giorni hanno cominciato a far vedere questi morti non voglio approfondire questo aspetto perché è talmente evidente che sia un fake che qualsiasi osservatore lo può capire dal primo sguardo”.

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Lavrov a “Zona Bianca”: “Putin malato? Chiedetelo ai leader stranieri che ci hanno parlato nell’ultimo periodo”

Sull’ipotesi di una trattativa immediata tra Russia e Ucraina, Lavrov ha affermato: “Zelensky può portare la pace  se interrompe di dare ordini criminali ai propri battaglioni nazisti e li obbliga a interrompere le ostilità. Non vogliamo che si arrenda, vogliamo che dia l’ordine di interrompere le ostilità e lasciare tutti i civili. Il nostro scopo non è il cambio di regime in Ucraina, questa è una specialità americana, di solito loro si occupano di questo in tutto il mondo. Mentre noi vogliamo garantire solo la sicurezza delle persone nell’Oriente dell’Ucraina perché non siano minacciata dalla nazificazione di questo Paese e perché dall’Ucraina non giungano minacce per la federazione russa”. Sul pagamento del gas in rubli il fidato ministro dello zar ha specificato: “Voi pagherete comunque nella valuta prevista dai contratti ma le forniture verranno considerate pagate quando queste somme saranno state convertite in rubli, che non possono essere rubati. Per gli acquirenti non cambierà nulla, pagheranno stesse somme previste dai contratti”. Alla domanda diretta “Putin è davvero malato?”, Lavrov ha risposto con una battuta: “Chiedetelo ai leader stranieri che ci hanno parlato nell’ultimo periodo”. Leggi anche l’articolo —> Chi è Sergey Lavrov, il ministro degli Esteri di Putin: fumatore incallito amante della poesia

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