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Le Figaro ringrazia Meloni sul Mercosur: schiaffo politico a Macron

22/12/2025 18:40

Non è un complimento di circostanza. Non è nemmeno una sfumatura diplomatica. È una frase netta, scritta nero su bianco su uno dei quotidiani più influenti di Francia. “Grazie Meloni”. Così Le Figaro ha scelto di aprire un editoriale dedicato alla partita europea sull’accordo Mercosur, riconoscendo alla premier italiana un ruolo centrale nel rinvio di una decisione che rischiava di incendiare l’agricoltura francese ed europea.

Giorgia Meloni citata da Le Figaro per il rinvio dell’accordo Mercosur

Un passaggio che pesa. Perché arriva da Parigi. E perché, implicitamente, mette in ombra la figura di Emmanuel Macron, costretto a incassare una lettura politica che ribalta la narrazione tradizionale degli equilibri europei.

L’editoriale di Le Figaro e il ringraziamento inatteso

A firmare l’editoriale è Guillaume Tabard, una delle firme più autorevoli del quotidiano francese. Nel suo commento, il giornalista individua in Giorgia Meloni uno degli attori decisivi nel rinvio dell’accordo di libero scambio tra Unione europea e Mercosur, una scelta che ha evitato una nuova ondata di tensioni sociali in Francia, già attraversata da proteste agricole diffuse.

Secondo Le Figaro, l’intervento politico di Roma ha contribuito a congelare una firma che, a ridosso delle festività natalizie, avrebbe avuto un impatto esplosivo sul fronte interno francese. Da qui il ringraziamento esplicito, che suona come un riconoscimento politico pieno, raro e per questo ancora più significativo.

Mercosur e agricoltura: il nodo che ha messo in difficoltà Macron

Il cuore della critica riguarda l’assenza di garanzie concrete per l’agricoltura europea. Un punto su cui Giorgia Meloni ha insistito, ritenendo l’accordo sbilanciato e potenzialmente dannoso per i produttori agricoli, italiani e non solo.

Le Figaro sottolinea come questa posizione abbia finito per offrire un’uscita di sicurezza anche al governo francese, stretto tra le pressioni di Bruxelles e la rabbia crescente degli agricoltori. Una situazione in cui Emmanuel Macron, secondo il quotidiano, si è trovato a beneficiare indirettamente della linea italiana, pur senza poterne rivendicare la paternità politica.

Lo “schiaffo politico” al presidente francese

Nel linguaggio dell’editoriale emerge un elemento che va oltre il dossier Mercosur. Le Figaro parla apertamente di uno schiaffo politico per Macron, costretto a riconoscere il peso crescente di una leader che viene definita l’anti-modello europeo rispetto alla sua visione.

Non si tratta solo di un dissenso tattico, ma di una differenza strutturale di approccio. Da una parte un europeismo percepito come rigido, dall’altra un “patriottismo esigente”, espressione usata dallo stesso Tabard per descrivere la linea incarnata da Giorgia Meloni.

Una conversione forzata al realismo politico

Nel passaggio conclusivo, Le Figaro arriva a ipotizzare una sorta di conversione obbligata di Macron a questo nuovo realismo europeo. Un adattamento necessario per evitare ulteriori fratture sociali e per contenere un clima di ostilità che, in Francia, resta elevato.

L’editoriale suggerisce che il rinvio del Mercosur non sia solo una pausa tecnica, ma il segnale di un cambio di equilibrio dentro l’Unione europea, dove la voce italiana appare sempre meno marginale.

Non è la prima volta: Meloni osservata speciale in Francia

L’elogio non arriva dal nulla. Nei mesi precedenti Le Figaro aveva già dedicato ampio spazio al confronto tra il sistema politico italiano e quello francese, evidenziando come il parlamentarismo italiano, sotto la guida di Giorgia Meloni, apparisse più stabile rispetto a una Francia descritta come attraversata da una crisi istituzionale profonda.

In quell’analisi, il quotidiano aveva parlato apertamente di una Quinta Repubblica in difficoltà, segnata da una volatilità che, secondo il giornale, rischia di superare persino quella della Quarta.

Un segnale politico che va oltre il Mercosur

Il “Grazie Meloni” pubblicato da Le Figaro non è solo una frase. È un indicatore politico. Racconta di un’Europa in cui gli equilibri si stanno spostando, di una leadership italiana che viene osservata, analizzata e talvolta imitata anche oltreconfine.

In un momento in cui Bruxelles fatica a trovare sintesi condivise, il riconoscimento proveniente da uno dei principali quotidiani francesi segna un passaggio simbolico. E suggerisce che il confronto tra Roma e Parigi non si giochi più soltanto sul piano diplomatico, ma su quello, più profondo, della visione politica del futuro europeo.

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