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Lombardia in zona rossa, i sindaci di Lodi e Codogno: “Decisione che lascia sgomenti”

15/01/2021 16:04 - Aggiornamento 15/01/2021 16:06

La provincia autonoma di Bolzano, la Lombardia e la Sicilia saranno da domenica in zona rossa. Da quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà nelle prossime ore una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio 2021. In Lombardia, alle perplessità del governatore Fontana, si aggiungono le proteste di alcuni sindaci, a partire da quelli di Lodi e Codogno, già tra le prime zone rosse nella prima ondata del Covid in Italia.

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Lombardia zona rossa, i sindaci di Lodi e Codogno: “Comunicazione governo lascia sgomenti, governo riveda parametri”

“La comunicazione arrivata dal Governo di inserire la Lombardia in Zona Rossa ci lascia sgomenti. Non mettiamo certo in discussione la priorità e la necessità di poter debellare il prima possibile questo virus ma questa decisione sembrerebbe penalizzare ancora una volta la nostra regione rispetto ad altre”. E’ quanto dichiarano i sindaci di Lodi e Codogno, Sara Casanova e Francesco Passerini.

“Le Regioni non hanno alcuna possibilità di deroga che permetta loro di richiedere distinzioni territoriali al proprio interno, cosicché il Lodigiano (oggi una delle province con parametri ed indice Rt migliori) viene per l’ennesima volta punito duramente, per tanti cittadini in maniera incomprensibile. La nostra principale preoccupazione è ovviamente rivolta al drammatico momento del nostro intero sistema produttivo, primo in Italia ad aver iniziato questa battaglia, che difficilmente riuscirebbe ad assorbire questo ennesimo colpo. Siamo dunque altamente scettici in merito a questa decisione e chiediamo, così come sta facendo la nostra regione, che il Governo possa rivedere i parametri utilizzati per questa scelta”.

Il report dell’Iss, tra le regioni con incidenza più alta c’è la Lombardia

“In alcune regioni il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza impongono incisive misure restrittive”. Lo evidenzia la bozza del report di monitoraggio di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Il documento si riferisce al periodo 4-10 gennaio, con dati aggiornati al 13 e sarà pubblicato integralmente nel pomeriggio. Dunque, “si invitano le Regioni a realizzare una continua analisi del rischio a livello sub-regionale. E’ necessario mantenere e/o rafforzare le misure di mitigazione in base al livello di rischio”.

Tra le regioni con l’incidenza più alta c’è proprio la Lombardia, dove le strutture sanitarie restano sotto pressione. Ma la situazione di contagi e ricoveri non è omogenea: alcune province, come quella di Lodi, mostra indice Rt e parametri nettamente migliori rispetto ad altre zone della regione. Di qui la protesta per l’annuncio della zona rossa estesa a tutta la Lombardia. >> Le breaking news